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l Coordinamento Unitario commenta positivamente la dichiarazione dell’Assessore Caputo

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Il Coordinamento Unitario commenta positivamente la dichiarazione dell’Assessore Caputo

L’Assessore Caputo fa sapere con un suo comunicato che alla Regione Campania “Le porte sono state e saranno sempre aperte a tutti. Siamo sempre disponibili a confrontarci in maniera costruttiva e pacata con tutti gli attori della filiera bufalina, patrimonio irrinunciabile della Campania, che deve essere assolutamente salvaguardata” e aggiunge “Negli ultimi mesi abbiamo rafforzato il dialogo con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative e, con esse, stiamo discutendo nel dettaglio anche di questioni specifiche. Ci auguriamo che anche con coloro che attualmente hanno intrapreso la strada della protesta, possa intavolarsi la stessa modalità di dialogo.”
Commentando con soddisfazione il Comunicato dell’Assessore, il Coordinamento Unitario commenta: “Prendiamo atto della dichiarazione e consideriamo, dunque, superato ogni equivoco e malinteso che ci ha impedito di sederci finora ad un tavolo di confronto costringendo gli allevatori a scendere in strada con i trattori. Proprio sulla base della dichiarazione dell’Assessore Caputo, vista la disponibilità della Regione e confermando il proprio interesse all’incontro con spirito di contribuire alla soluzione dei problemi, ha sollecitato i parlamentari del territorio a impegnare il Ministero della Salute, il Ministero degli Interni e quello dell’Agricoltura, Foreste e Sovranità Alimentare a dare essi stessi riscontro della stessa disponibilità, in modo cosi, da poter comporre un tavolo che potrebbe portare a soluzione la crisi.”
Per facilitare il compito al Prefetto e tranquillizzare l’Assessore Caputo sulla rappresentatività del Coordinamento Unitario, Il Coordinamneto riepiloga i dati delle diverse organizzazioni associate  o che hanno già dimostrato interesse a sedersi ad un tavolo di confronto e soluzione.
Il Coordinamento raggruppa 22 Associazioni sindacali e sociali (fra di loro Altragricoltura Nord Campania, ACLI TERRA Caserta, CNA Nord Campania, UGL Caserta, FLAI CGIL Caserta, Libera Caserta, Com. Don Peppe  Diana) oltre 4 Associazioni di Base degli Allevatori del Territorio (Associazione di Tutela Allevamento Bufala Mediterranea, Lega Bufalina, Amici della Bufala, SIAAB).
La questione della Brucellosi e della TBC in Campania interessa e coinvolge sia i cittadini del territorio che gli operatori di tutta la filiera Bufalina e i lavoratori. Importante, dunque, è la presenza nel coordinamento di due delle organizzazioni sindacali di categoria dei lavoratori maggiormente rappresentative che raggruppano migliaia di lavoratori nel territorio (CGIL FLAI e UGL); esse ben rappresentano le ragioni non solo dei 5.000 posti di lavoro persi dai braccianti in dieci anni di applicazione del Piano come dei numerosissimi lavoratori dell’agroalimentare iscritti che rischiano di perdere il lavoro se il Piano non viene cambiato.
Altragricoltura Nord Campania ha, attualmente la delega sindacale di 132 aziende agricole nell’area casertana e la CNA Nord Campania rappresenta circa 400 aziende del settore agroalimentare nelle tre Province interessate fra cui molti caseifici,  trasformatori artigianali e piccoli distributori .
Oltre questi numeri di rappresentanza e delega diretta il Coordinamento sottolinea che, ad ogni modo e soprattutto in una questione come questa, la rappresentanza va valutata non in maniera burocratica ma in modo effettivo e sostanziale in modo da tenere bene in conto la reale capacità e condizione di rappresentatività delle Sigle e, soprattutto, da garantirsi che i soggetti reali coinvolti e chiamati poi a partecipare della riuscita dei Piani e delle Azioni siano soggetti reali e non solo vuoti contenitori magari perchè hanno una pratica in qualche CAF.
Accade, cosi, che fra i componenti  del Coordinamento vi siano le Associazioni di base degli allevatori del territorio che fra i propri iscritti, hanno molti allevatori che hanno le pratiche aziendali proprio a quelle organizzazioni che l’Assessore Caputo richiama come “maggiormente rappresentative”. E’ il caso concreto dell’Associazione di Tutela dell’Allevamento Bufala Mediterranea, della Lega Bufalina e dell’Associazione Amici della Bufala che associano circa trecento imprese. Associazioni nate proprio perchè le cosi dette Associazioni Maggiormente rappresentative (almeno sul punto della difesa del comparto bufalino) evidentemente non hanno dato loro le risposte che si attendono.
Il Coordinamento sottolinea, anche, come diverse altre imprese bufaline, che a diverso titolo hanno partecipato al percorso pur non essendo parte del Coordinamento, hanno espresso la loro intenzione di partecipare ad un possibile tavolo di confronto dpresso la Prefettura di Cadserta come è il caso delle 550 imprese iscritte a RIS Bufala, di cui l’80% a Caserta, (Ente Selezionatore della Specie Bufalina riconosciuta dal Ministero) che ha segnalato in questi giorni la richiesta di partecipazione.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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