Giustizia, politica e paradossi: il ‘camorrista’ Orsi fuori e l’ex politico Cosentino in carcere
Il paradosso della sentenza della Cassazione, che giovedì ha condannato l’ex sottosegretario Nicola Cosentino a 10 anni per concorso in camorra, è davvero sorprendente.
Gli affaristi camorristi con cui sarebbe stato in contatto – come l’imprenditore Orsi – stanno fuori e anche facevano impresa (tant’è che c’è un processo per un appalto al Cira- centro ricerche aerospazioni di Capua) e l’ex politico finito in carcere.
Dopo la decisione della Corte di Cassazione, che ha reso definitiva la condanna a dieci anni di carcere per concorso esterno in associazione camorristica, l’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino si era costituito nel carcere romano di Rebibbia.
Giovedì Cosentino ha atteso la sentenza a Roma e, poco prima delle 20, si è recato nel carcere capitolino.
Si chiude così un lungo capitolo giudiziario che ha visto l’ex sottosegretario del Governo Berlusconi coinvolto, dal 2013, in almeno quattro importanti processi, tra cui tre per reati di camorra: in due processi, “Il Principe e la Scheda Ballerina” e il cosiddetto “Carburanti”, Cosentino ha ottenuto l’assoluzione definitiva, ma ciò non è accaduto nel processo pi importante, l’Eco4, vera e propria architrave della tesi accusatoria della Dda di Napoli sul ruolo di Cosentino quale “referente a livello nazionale del clan dei Casalesi”.
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(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)