Mondragone. Falsificazione schede elettorali: nuovo ‘step’ del processo fissato per il 20 giugno
Grande sorpresa al processo sui presunti brogli elettorali a Mondragone: mercoledì si è svolta l’udienza del processo a carico della ex presidente di seggio Rachele Miraglia, di Vincenza Marino e delle altre scrutatrici dello stesso seggio, Michela Di Maio e Maddalena Marano, difese dagli avvocati Edmondo Caterino, Francesco Lavanga, Marta Ceraldi, Nicola Ucciero e Raffaele e Gaetano Crisileo (quest’ultimo nella foto).
Mercoledì e’ stata sentita Filomena Letizia e nel corso del suo interrogatorio e’ emerso che e’ stata denunziata dal consigliere regionale Zannini e ha un processo penale a carico per aver falsamente denunziata vari presidenti di seggio per cui e’ stata sentita con le garanzie di legge e come imputata di reato connesso.
L’accusa per le componenti del seggio, a vario titolo, è di concorso in falsificazione di schede elettorali.
Chi ha manomesso le schede di voto?
L’inchiesta è quella sulle presunte falsificazioni a favore proprio del consigliere regionale Giovanni Zannini candidato alle regionali campane di sette anni fa.
I carabinieri, all’epoca, impiegarono diversi anni per chiudere il cerchio partendo da un ricorso al Tar Campania presentato dalla candidata Filomena Letizia di Marcianise, considerata una vittima in questo procedimento.
La prossima udienza e’ fissata per il 20 giugno prossimo, quando dovranno essere sentita la consulente del Pubblico Ministero, dottoressa Laddaga e il consulente di Marino Vincenza. professor Alberto Bravo.
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