Messa di Gloria di Mascagni
Chiesa di San Giovanni a Carbonara, la Messa in Gloria di Pietro Mascagni per un evento benefico
CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – La chiesa di San Giovanni a Carbonara rivive tra musica e cultura e charity.
L’associazione culturale Nova Neapolis ha organizzato una serata di beneficenza che vedrà in scena, nello spettacolare scenario dello splendido complesso sacro, la Messa di Gloria di Pietro Mascagni.
L’evento gode del patrocinio della Fondazione Luciano Pavarotti.
Martedì 21 marzo alle ore 11 sarà presentato in conferenza stampa nella Chiesa alla presenza dell’Onorevole Luciano Schifone, consigliere personale del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del tenore Walter Omaggio, solista del Teatro San Carlo di Napoli, del Maestro Giancarlo Amorelli, direttore d’orchestra, di Maria Caniglia, presidente IV Municipalità, e di Luigi Cirillo, presidente dell’associazione Nova Neapolis. Nel corso della conferenza verrà illustrata la serata e lo scopo benefico della manifestazione che vedrà rivivere davanti a 200 persone lo splendore del famoso tesoro culturale partenopeo.
Si parlerá dell’evento benefico al quale desinato il ricavato del concerto.
La Messa di Gloria di Mascagni andrà in scena alle ore 18 di domenica 26 Marzo.
La Messa di Gloria di Mascagni è un’opera che suscita profonde emozioni fin dalla sua prima rappresentazione. Scritta nel 1888, è stata composta per celebrare l’inaugurazione di una chiesa di Livorno. Da allora è uno dei componimenti sacri più eseguiti. Inizia con un’ouverture che introduce l’ascoltatore alla solennitá e maestositá del brano, conducendolo in un viaggio di intensa partecipazione.
Pietro Mascagni (Livorno1863 – Roma 1945) era un compositore e direttore d’orchestra del XIX secolo, noto soprattutto per la sua opera Cavalleria rusticana, che gli ha guadagnato fama internazionale.
Chiusa per lungo tempo, la Chiesa di San Giovanni a Carbonara è uno dei tesori Città. Costruita nel XV secolo, rappresenta un’importante testimonianza dell’arte gotica nel Meridione.
La sua architettura comprende elementi in stile rinascimentale e barocco, dei quali si è arricchita nel corso dei secoli.
Il toponimo “Carbonara” deriva dall’area sulla quale venne costruita, originariamente adibita alla produzione del carbone, chiamata carboneta.
Al suo interno si trovano tre chiostri monumentali, in uno dei quali si è creato una sorta di ecosistema verde. Oltre a numerosi tesori d’arte, in particolare la maestosa scalea di accesso di piperno è stata realizzata nel ‘700 dall’architetto Ferdinando Sanfelice.
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