Toccante ricordo della giornalista Anna Politkovskaja in occasione della Giornata Internazionale delle donne
In occasione della Giornata Internazionale delle donne è giusto riportare alla memoria figure femminili che hanno segnato la storia.
Spicca fra le tante Anna (Stepanovna) Politkovskaja, la cronista russa della “Novaja Gazeta” uccisa il 7 ottobre 2006, per il suo coraggio a difesa della libertà di stampa e contro tutte le guerre.
Dichiarata avversaria della politica di Vladimir Putin, la giornalista è meglio conosciuta per le inchieste sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene.
La vita e la passione per la verità ha aperto un nuovo capitolo di lavoro che ha ispirato la figlia Vera Politkovskaja a scrivere un libro dal titolo “Una madre”.
Distaccandosi faticosamente da una visione personalistica, l’opera è stata scrupolosamente elaborata insieme a Sara Giudice, l’inviata di “Piazzapulita” (La 7).
Tra ambiguità, informazioni contraddittorie e le ipotesi più assurde, Vera, anch’essa giornalista e autrice televisiva, si è battuta insieme al fratello per avere giustizia.
Dopo l’ufficializzazione dell’ONU, la Giornata Internazionale delle donne continua ad essere significativa, tutte le battaglie e le iniziative dimostrano come ogni giorno le donne lottino per abbattere stereotipi e limitazioni.
Per il resto del mondo, oggi Anna incarna il coraggio, l’indipendenza giornalistica e la voglia di verità che non accetta limiti imposti.
La sua lezione era: “Siate coraggiosi e chiamate le cose con il loro nome, dittatori compresi”.
(Giovanna Petruccelli – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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