Caiazzo. ‘Il berretto a sonagli’ in versione ‘eduardiana’ in vernacolo domenica 12 al teatro Jovinelli
Approfittando di questo binomio drammaturgico raro e allo stesso tempo affascinante, si ha la possibilità di far riemergere quella che è l’intimità vera dei personaggi mossi in scena da un’acuta ambiguità che fa da padrona a tutte le situazioni che si presentano.
Il tutto è immerso in un bianco assordante, senza colore, geometrico e manicomiale com’è la vita della protagonista Beatrice accompagnata nei giorni lenti e apatici dalle uniche sue tre distrazioni che la Caserta degli anni ’20 poteva offrire: dei liquori, un divano e un grammofono che suona vecchie canzoni napoletane di soli cantanti donne; melodie disturbate, a tratti incomprensibili.
E’ l’insistente esterno fatto di ombre che vuole irrompere nell’interno, che vuole entrare in sentimenti e intimità che non gli appartengono.
Tutti i personaggi recitano un copione che non sta più bene ne’ a Ciampa ne’ a Beatrice i quali, l’uno nemico dell’altro, pagheranno un prezzo per aver indossato un abito diverso da quello che società, regole e convenzioni avrebbero voluto che loro indossassero.
Si tratta di una tempesta violenta che rompe quell’apatia che induce alla follia; piovono cose, parole, sentimenti, ambiguità, convenzioni ed abiti.
Per prenotare i biglietti, contattare i numeri 347-0961591 oppure 339-1401547 oppure 347-1848472.
(NiMa – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)