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14 GEN 2023
Generazione Z
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e bentornati con la nostra rassegna settimanale di storie, notizie e opinioni dalla redazione di Open!

Il processo agli attivisti di Ultima Generazione

In quest’ultimo periodo, si sono moltiplicate le proteste dei climattivisti che adottano una forma particolare di dissenso: imbrattare le opere d’arte. Sebbene queste manifestazioni abbiano avuto luogo in numerosi Paesi europei, il culmine, forse, è stato raggiunto in Italia: gli attivisti di Ultima generazione sono arrivati a cospargere di vernice anche la facciata di Palazzo Madama a Roma, sede del Senato. 

Nel corso di questa settimana, al Tribunale di Milano si è svolta l’udienza di Simone Ficicchia, il portavoce di Ultima Generazione indagato dalla Questura di Pavia per le azioni di disobbedienza civile messe in atto in questi mesi. Il pm ha ridotto la richiesta da sorveglianza speciale a semplice. E il giudice si è riservato di decidere entro 30 giorni.

L’attivista 20enne è stato descritto come socialmente pericoloso, ma – a suo avviso – «il vero pericolo risiede negli investimenti dei governi nei combustibili fossili».

Siamo andati in tribunale e abbiamo seguito da vicino la vicenda con interviste agli attivisti e pezzi sul campo. 

Laura, Davide e Alessandro: chi sono i tre attivisti di Ultima Generazione arrestati per il Senato imbrattato – Il video

Blitz ambientalisti, l’attivista di Ultima Generazione sotto inchiesta: «Il pericolo non sono io, ma i governi» – L’intervista

Ultima generazione in tribunale, udienza per l’attivista Simone Ficicchia: «Tentativo di repressione sproporzionato» – I video

Ultima Generazione imbratta l’ingresso del Senato, La Russa furioso: «Vigliacchi: scelto palazzo Madama perché è meno protetto» – Il video

Vernice al Senato, rilasciati i 3 attivisti di Ultima Generazione: arresto convalidato ma nessuna misura cautelare

Ancora stage non retribuiti, anche nel miglior ristorante al mondo

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Il «miglior ristorante del mondo» chiuderà definitivamente le porte nel 2024. Alla base della decisione presa dallo chef René Redzepi ci sarebbero i costi del locale, ormai non più sostenibili, così come i ritmi di lavoro. 

Eppure la scelta fa trasparire una spinosa questione di sfruttamento dei dipendenti. Il Noma di Copenaghen, infatti, finora sembra essersi retto sulle prestazioni gratuite di stagisti e aspiranti cuochi in cerca di un posto di lavoro prestigioso così da poter arricchire il proprio curriculum. 

Lo stesso Redezpi, raccontando la decisione della chiusura, ha parlato di diversi membri dello staff «che lavoravano gratis pur di avere accesso ai segreti della cucina», condizione che lo chef ha definito «eticamente non sostenibile»Almeno non più. Dall’anno della sua apertura nel 2003, il locale stellato ha fatto servire i suoi piatti gourmet dalle mani di circa 30 membri dello staff non retribuiti perché in periodo di stage.

Chiude Noma, il “miglior ristorante del mondo”. Lo chef Redzepi: «Il lavoro gratis non è più eticamente praticabile»

Gli Uffizi adeguano il biglietto ai grandi musei europei? Non proprio

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Cinque euro in più per accedere al museo più visitato in Italia. Il Consiglio di amministrazione degli Uffizi ha deciso di aumentare il prezzo di ingresso da 20 a 25 euro. Il rincaro entrerà in vigore dal primo marzo e coprirà il periodo di alta stagione, fino al 30 novembre. Il ticket in questione è quello che consente l’accesso individuale alla Galleria delle statue e delle pitture, il più scelto dai turisti stranieri.

A riguardo, il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato: «Anche sui prezzi di ingresso ai musei e ai siti archeologici dobbiamo adeguarci agli standard europei, che in media sono più costosi». L’esponente del governo Meloni, in visita agli scavi di Pompei in occasione della riapertura dopo vent’anni della Casa dei Vettii, sulla questione Uffizi ha aggiunto: «Va fatto anche un discorso morale, etico. Se una cosa ha un suo valore storico, artistico e culturaledeve anche essere pagata; come del resto i turisti pagano i viaggi aerei o gli hotel».

Sangiuliano non ha fatto esempi di musei a cui il biglietto degli Uffizi si allineerebbe. Per farvi un’idea, ve ne offriamo noi qualcuno. Un biglietto intero per il Louvre di Parigi costa 17 euro, otto in meno rispetto al nuovo prezzo della galleria fiorentina. Il British Museum di Londra è gratuito per tutti. L’entrata al Museo del Prado di Madrid costa 15 euro, mentre quella del Pergamonmuseum di Atene ne costa 12. Il più vicino della lista al nuovo prezzo degli Uffizi è il Rijksmuseum di Amsterdam, che rimane comunque più economico, a 22,50 euro. 

Il biglietto agli Uffizi più caro in alta stagione contro il caro-energia. Sangiuliano: «Giusto pagare le cose di valore»

Il ruolo dei social nell’assalto al Planalto di Brasilia

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Non ci è voluto molto prima di individuare parallelismi tra l’assalto dei bolsonaristi ai palazzi del potere di Brasilia e quello dei trumpiani a Capitol HillUn gruppo di estremisti che si lancia verso gli edifici simbolo delle istituzioni con la scusa di garantire «libertà e democrazia» e «prendersi il potere» strappandolo a chi – secondo loro – lo avrebbe «ottenuto illegittimamente». Nel 2020 Biden, oggi Lula, una similitudine troppo diretta per passare inosservata. Tra i due eventi, poi, c’è un altro punto di contatto, ossia il ruolo dei social.

Infatti, nonostante le azioni intraprese dalle piattaforme per limitare la diffusione di contenuti simili a quelli che hanno portato ai fatti di Washington, anche negli eventi di Brasilia Facebook, Instagram, TikTok e YouTube hanno avuto un ruolo fondamentale nel fomentare il tentato golpe. 

Come? Lo abbiamo analizzato nel dettaglio nell’articolo qui sotto. 

TikTok, Facebook, Telegram. Così i bolsonaristi hanno organizzato l’assalto al Planalto di Brasilia sui social network

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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