Roma. Sindacato di Polizia non convocato a Palazzo Chigi divulga le sue proposte
Su richiesta del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) riportiamo di seguito le osservazioni e proposte alla Camera dei Deputati – V^ Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, a seguito di mancata convocazione a Palazzo Chigi:
Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, Oggetto: Atto Camera 643. Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
Al Signor Presidente, Ai Signori Componenti Commissione Bilancio Camera dei Deputati.
Egregio Presidente, Signori Deputati, preso atto dell’impossibilità di evadere la nostra richiesta di audizione relativamente al Disegno di Legge in oggetto indicato, la Segreteria della V^ Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, ha richiesto delle
osservazioni e proposte che di seguito sono enucleate.
Premessa
Affinché la cultura del dovere sia propria di ogni donna ed uomo che indossa
l’uniforme, non può essere accantonata la cultura dei diritti e delle tutele del
personale, in ogni sfaccettatura del complesso prisma che compone la specificità del
ruolo, delle funzioni e dei poteri che la legge affida al personale della Polizia di Stato.
Ciò premesso, i Poliziotti e il personale del Comparto Sicurezza e Difesa nel tempo
sono stati oggetto di rilevanti tagli strutturali, nonostante l’incremento dei carichi di
lavoro, che hanno interessato le misure finanziarie necessarie allo svolgimento delle
attività della Polizia di Stato, quelle destinate alle retribuzioni e, non da ultimo, anche
quelle dirette alle risorse umane.
Ma al nostro fondamentale ruolo non si accompagna un riconoscimento pubblico altrettanto significativo, gli elogi si sprecano, è vero, ma essi sembrano più diretti a colmare una lacuna che ad attivare un riconoscimento sociale e politico.
La sicurezza pubblica è un bene di valore costituzionale che coniuga i principi della tutela e della libertà. “Tutela” come difesa delle libertà e “Libertà” come fondamento di ogni possibile sicurezza, che va tradotto in progetto di governo e in strategie che pianifichino la promozione non solo professionale ma anche civile delle forze di polizia, che sono un pilastro costituzionale, poiché, come affermato dallo stesso Presidente della Repubblica assicurano la tenuta sociale del Paese. La sicurezza va interpretata con autentico spirito di servizio e con una rigenerata filosofia culturale delle funzioni e delle prerogative dello Stato nell’interesse pubblico della Nazione, così come sancito nella legge 121/81 attraverso la centralità delle funzioni affidate alle Autorità di Pubblica Sicurezza, Nazionale, Provinciale e Locale.
Nelle politiche della sicurezza così come per la giustizia, conta molto l’autorevolezza di chi opera, dal magistrato al poliziotto che può contribuire a ridurre e prevenire le frattura tra società e istituzioni.
Un autorevolezza che nasce dalle modalità con le quali si espleta la funzione quando riconosciuta dai cittadini sempre più attenti, alle modalità ed efficienza con le quali si espleta la funzione e dal trattamento che il potere politico riserva alle retribuzioni, ai mezzi, agli strumenti normativi e alle tutele del personale, che opera in teatri operativi mutevoli, complessi e imprevedibili.
Ciò premesso, pur comprendendo con senso di responsabilità, le ragioni delle mancate misure nell’esercizio finanziario 2023, per il rinnovo del CCNL dei Comparti Sicurezza e Difesa per il triennio 2022-2024, riteniamo indifferibili i seguenti finanziamenti e si chiede:
Retribuzioni
a) misure per sopperire e/o attenuare lo spread del differenziale inflattivo che
impatta negativamente sugli stipendi, ad integrazione delle retribuzioni
fissate per i poliziotti e gli operatori dei Comparti Sicurezza e Difesa, con la
sottoscrizione del CCNL firmato nel dicembre del 2021, come noto carente dei
trattamenti previsti per la retribuzione accessoria in quanto, la specificità
(lavoro notturno, turni rotativi h/24, festività, ordine pubblico per impieghi
straordinari per il contrasto e gestione dell’immigrazione clandestina ecc…)
disciplinata dall’art. 19 della L. n. 183 del 2010 non venne finanziata dagli
esercizi finanziari del 2020 e 2021.
Si rappresenta che gli incrementi contrattuali previsti dagli indici economici applicati al triennio 2019-2021, del vigente contratto di lavoro sono congelati ai costi della vita del 31.12.2018. La variazione inflattiva rilevata con i criteri del paniere Istat e dell’indice FOI 1, tra settembre 2020 e settembre 2022 è del + 11,4%.
b) il Decreto legislativo n. 95 del 29 maggio 2017, all’art. 46 ha previsto la
disciplina dei trattamenti accessori e degli istituti normativi per i Dirigenti
delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Al riguardo, è trascorso invano il
primo triennio 2018-2020 e sta per concludersi anche il triennio 2021-2023
senza che si sia concluso il contratto per l’esiguità dei fondi stanziati che
impedisce persino di perequare alcune indennità accessorie al valore
corrisposto al personale non dirigente. Infatti, dal 2018 ad oggi sono stati fatti
due contratti per il personale non dirigente con i quali sono state incrementate
varie indennità accessorie e istituite delle nuove, per cui si è prodotto l’effetto
paradossale che a parità di prestazione in diversi casi il personale dirigente, che
ha maggiore responsabilità, percepisce compensi inferiori, come ad esempio
Indice Istat – FOI di settembre 2022:
Variazione rispetto ad agosto 2022 + 0,3%.
Variazione rispetto a settembre 2021+ 8,6%
Variazione rispetto a settembre 2020 + 11,4%
avviene per l’indennità di reperibilità e l’indennità di missione. È perciò
evidente che occorre intervenire urgentemente con un adeguato
finanziamento dell’Area Negoziale Dirigenti per il trattamento accessorio
della dirigenza delle Forze di Polizia e delle Forze Armate affinché le
aspettative non si trasformino in frustrazioni ed insidiose demotivazioni.
Quindi, per quanto sinteticamente esposto, occorre uno stanziamento non
inferiore a 25.000.000 ml di euro per l’intera area negoziale della dirigenza del
Comparto Sicurezza e Difesa.
Occorre, altresì, abrogare il comma 5 dell’art. 46 del decreto legislativo n.
95/2017, la cui applicazione è attualmente sospesa fino al 2023, poiché va a
tagliare gli stipendi dei dirigenti di polizia, degli ufficiali delle Forze di Polizia
ad ordinamento militare e degli ufficiali delle Forze Armate, che come noto
percepiscono trattamenti economici inferiori rispetto ad altre dirigenze dello
Stato. La sua abrogazione eviterebbe un insanabile vulnus di sistema.
Tutele Professionali
c) Tutela della Sanità dai rischi per la salute degli operatori delle forze di polizia,
come disciplinato dall’art. 3 comm. 1 lett. o, del D.lgs. 195/95, si ritiene
indifferibile una misura non inferiore a 25.000.000 ml di euro, per tutto il
Comparto.
d) La Tutela Legale per essere avviata e resa fruibile dagli operatori, sempre più
esposti a forme di linciaggio mediatico ed esposti che attivano procedimenti
legali di vario tipo e natura, al di là delle oggettive responsabilità, come
dimostrano i dati statistici delle condanne in sede giudiziaria. Ciò detto si
ritiene necessario e si chiede un finanziamento non inferiore a 15.000.000 ml
di euro per tutto il Comparto.
Assunzioni straordinarie di personale
e) Misure idonee per consentire l’assunzione straordinaria di funzionari psicologi
della polizia di stato, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno suicidario degli appartenenti alle forze di polizia che, come qualsiasi cittadino o
lavoratore, non sono immuni dal disagio esistenziale e psicologico che
attraversa la società contemporanea. Per poliziotti, carabinieri e finanzieri, la
problematica è più gravosa perché come noto, sono sempre armati. Si ritiene
necessaria e ineludibile, la presenza stabile di non meno di un funzionario
psicologo dei ruoli sanitari della polizia in ogni provincia di piccole
dimensioni, e in crescendo in base all’organico degli uffici di polizia di ogni
provincia.
f) Adeguata programmazione finanziaria di misure idonee a garantire entro il
2030 l’assunzione straordinaria di personale, atteso che, la polizia di stato
entro tale data perderà circa 40.000 unità, a causa dei pensionamenti e delle
misure che bloccarono il turn over negli anni passati.
La gravissima situazione degli organici, richiede in primo luogo di adattare e integrare la logistica preposta al sistema formativo che va finanziato con misure ad hoc,
attraverso l’adozione di un vero e proprio piano finalizzato alla formazione,
diversamente, quando pure dovessero essere appostati stanziamenti per
l’assunzione delle decine di migliaia di unità necessarie a garantire l’integrale
reintegro dei pensionamenti, troverebbe l’ostacolo rappresentato dalla limitata
ricettività degli istituti di formazione.
La grave crisi degli organici, impatta soprattutto sul ruolo degli ispettori e sostituti commissari, tema che va affrontata con franchezza e approfondita disamina, difatti, abbiamo già esortato il Ministro dell’Interno a farsi interprete di una problematica che
riguarda la stessa Amministrazione della PS e il funzionamento delle sue
articolazioni periferiche in ogni provincia, posto che, il rischio concreto, è che
venga meno l’essenziale componente che funge da catena di trasmissione tra le
direttive del vertice e chi è deputato a darne esecuzione, così come per le
indagini che richiedono la qualificata applicazione degli Ufficiali di PG. Al tal
fine, indichiamo due interventi normativi che possono offrire una prima
risposta a fronte di una contenuta esposizione di spesa: in primis, lo
scorrimento di tutte le graduatorie dei concorsi interni in atto o conclusi,
compreso quello per Vice Commissario riservato alla qualifica apicale del
ruolo degli Ispettori; secundis, il conferimento con atto normativo ad hoc, al
Ministro dell’Interno e/o al Capo della Polizia Direttore generale della
Pubblica Sicurezza, del potere di semplificazione delle procedure dei concorsi
interni ivi compresi quelli in atto, ove lo richiedano situazioni emergenziali
quali, per l’appunto, quella che riguarda il ruolo degli Ispettori.
Misure per le ore di lavoro straordinario
g) Al fine di sopperire alla cronica carenza di organico che, al momento, non è
inferiore alle 14.000 unità complessive per la sola Polizia di Stato (il dato è in
espansione), si chiede una misura pari a 40.000.000 ml di euro per pagare gli
straordinari del personale, per tutto il Comparto Sicurezza.
Previdenza Integrata
h) Resta prioritaria la programmazione di spesa di adeguate misure che
consentano, l’approvazione del Disegno di Legge – Atto Senato n. 2180,
presentato nella XVIII° legislatura.
i) In merito alla c.d. previdenza dedicata, già finanziata sino all’anno 2024,
occorrono linee di indirizzo per finalizzare i decreti attuativi, in modo da
renderla immediatamente operativa.
I Segretari Generali SIAP ANFP Giuseppe Tiani – Enzo Marco Letizia
(Gennaro de Falco – Segretario Generale Provinciale NSC Caserta –