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Attualità

Processi tributari, 3mila fascicoli aperti in 1 anno.  È febbre da contenzioso – In Terra di Lavoro si registra l’aumento in percentuale più alto di tutta la regione L’ANALISI di Domenico Zampella ( Il Mattino)

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Processi tributari, 3mila fascicoli aperti in 1 anno.  È febbre da contenzioso – In Terra di Lavoro si registra l’aumento in percentuale più alto di tutta la regione

L’ANALISI di Domenico Zampella ( Il Mattino)

Contenzioso tributario, in provincia di Caserta si dovrebbe guardare con particolare attenzione alle mosse del Governo Meloni. Le ipotesi di taglio delle liti fiscali attraverso definizione agevolata e conciliazione che dovrebbero entrare nel disegno di legge di bilancio 2023 andrebbero ad incidere su numeri che in Terra di Lavoro stanno aumentando in modo esponenziale. Fra il primo e il secondo trimestre di quest’anno le statistiche pubblicate dal Mef ci rivelano infatti che in provincia di Caserta c’è stato l’aumento percentuale più alto in Campania dei processi tributari, mentre a livello nazionale ci attestiamo al nono posto. Sui numeri assoluti dei fascicoli pendenti, inoltre, la posizione occupata è la quindicesima. Ma andiamo a leggere questi numeri.

VALANGA DI RICORSI

Era prevedibile un incremento delle cause dinanzi alle Commissioni Tributarie correlato alla ripresa delle attività di accertamento e riscossione dei tributi da parte degli enti della fiscalità, ma da queste parti c’è stata una valanga non proprio attesa. Fra i mesi di aprile e giugno di quest’anno sono arrivati nella cancelleria della Commissione Tributaria Provinciale oltre duemila fascicoli. Un numero notevole, anche perché nei primi tre mesi le iscrizioni a ruolo erano state meno della metà. Sono solo sette i territori in Italia che hanno visto un incremento maggiore. Le pendenze raggiunte a palazzo Harris, che a marzo si erano fermate a quota 1.590 hanno toccato così quota 2.740. In pratica ci sono più fascicoli a Caserta che in tutto l’Abruzzo o la Liguria. Dall’inizio dell’anno i nuovi fascicoli sono stati poco più di tremila, mentre le sentenze sono state circa mille in meno. A livello regionale nessuna commissione ha visto lievitare così tanto il contenzioso, mentre sui numeri assoluti sono attualmente più alte le giacenze a Napoli (8.676) e Salerno (3.692), mentre se ne contano di meno sia a Benevento (1.835) che ad Avellino (725). Si sta lentamente sgonfiando, invece, il peso del contenzioso di secondo grado: nel 2022 la Commissione Tributaria Regionale ha visto infatti diminuire le pendenze di oltre mille fascicoli, ed attualmente i procedimenti giacenti sono 7.600. Ed è salito il controvalore dei procedimenti definiti: 700 milioni di euro quest’anno, con una leggera prevalenza del secondo trimestre (400 milioni) sul primo (300 milioni).

LE MATERIE E GLI ESITI

 Ma perché si litiga con il fisco? Prima di tutto per l’Irpef, ma anche per Imu, Ici, Iva non versata e tasse automobilistiche. E il più delle volte i risultati non sorridono ai contribuenti: più della metà degli esiti vedono vincente l’ente impositore, mentre il ricorrente vince nel 25% dei casi. Il 10% delle sentenze vede un parziale accoglimento (sempre meglio che niente), mentre solo l’1% dei giudizi si chiude con quella conciliazione che adesso il Governo vorrebbe favorire.

ROTTAMAZIONE CARTELLE

La rottamazione delle cartelle esattoriali, specie se salirà oltre i mille euro attualmente previsti, potrebbe spazzare via una buona parte del contenzioso, visto che i dati del Mef ci dicono che una buona metà delle liti fiscali riguarda importi al di sotto dei tremila euro. Un rapporto, quello tra fisco e contribuente, che non si riesce a risanare. La Relazione 2022 sull’evasione fiscale, da poco resa pubblica come allegato alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, ci dice che diminuisce troppo poco l’irregolarità tributaria e contributiva. È sempre diffusa, poi, l’evasione con consenso, che si ha quando fornitore e cliente sono perfettamente allineati nel comportamento evasivo, come nel caso in cui non viene emesso alcuno scontrino o fattura o quando l’importo fiscale della transazione è inferiore a quello effettivo.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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