Portico. Rinviato a giudizio per ‘stalking’ un 57enne ritenuto titolare effettivo di un rinomato bar
Lesioni e atti persecutori (stalking): è questo il pesante capo d’imputazione mosso nei confronti di A .L., 57 anni, di Portico di Caserta, attuale proprietario di fatto di un rinomato bar e caffetteria nella cittadina.
L’atto di rinvio a giudizio è stato firmato dal Sostituto Procuratore della Repubblica dottoressa Valentina Bifulco, magistrato della Procura sammaritana.
L. A. (imputato nel processo per la nota vicenda del cambio di destinazione d’uso del complesso edilizio costruito da F. L.) dovrà comparire dinanzi al Giudice dell’Udienza Preliminare dottor Pasquale D’Angelo, accompagnato dal suo difensore, avvocato Stefano Vaiano.
L’indagine è partita circa un anno fa, a seguito di una denuncia presentata presso il Comando Stazione Carabinieri di Macerata Campania, guidata dal maresciallo Sparaco, dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo (quest’ultimo nella foto) e che, per conto di due loro assistiti, I.A. e I.G., avevano depositato ai militari dell’arma un’articolata denuncia corredata da certificati medici e con indicazione di uno svariato numero di testimoni che avevano assistito agli atti persecutori posto in essere dal L. ai loro danni (pare per motivi di gelosia per una donna), tanto da ingenerare in essi uno stato di angoscia, ansia e paura, e far loro cambiare le normali abitudini di vita, oltre ad averli aggrediti in una pubblica via e costretti a ricorrere ai medici del più vicino Pronto Soccorso.
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