Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
AttualitàDall'ItaliaPolitica, economia, giustizia

Italia, sondaggi politici: Sorpasso sul Pd, M5S secondo partito; FdI svuota Forza Italia

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Sorpasso sul Pd: M5S secondo partito. FdI svuota Forza Italia

UN MESE DOPO LE ELEZIONI

Non accadeva dal 2019. I Cinque Stelle toccano quota 17, 3% mentre i dem precipitano al 17. In calo pure rossoverdi e Tabacci

Era dal 2019 che non accadeva. Ma nelle ultime settimane il trend era quello e alla fine è accaduto. Il Movimento 5 Stelle ha superato il Pd diventando il secondo partito italiano e la prima forza politica di opposizione. Il dato arriva dall’ultimo sondaggio di Euromedia Research di Alessandra Ghisleri presentato ieri sera a Porta a Porta.

Secondo la sondaggista (un tempo la preferita di Silvio Berlusconi per la sua affidabilità), dopo il voto del 25 settembre Fratelli d’Italia è cresciuta ancora arrivando addirittura al 28,4%, 2,2 punti in più rispetto alle elezioni di poco più di un mese fa. Ma l’altro dato importante riguarda l’opposizione, con il partito di Giuseppe Conte che si attesta al 17,3% (+ 1,1 rispetto al dato elettorale), diventando così il secondo partito italiano e superando il Pd, che si ferma al 17%, perdendo 2 punti netti rispetto alle urne. Quarto partito è la Lega di Matteo Salvini che guadagna qualcosa: è al 9,5% (+1,2).Poi c’è il Terzo Polo di Renzi e Calenda all’8,3% (+0,4), mentre cala Forza Italia, che si ferma al 6,7% (-1,4). A seguire l’alleanza Verdi-Sinistra che scende al 3,4% (-0,1), Più Europa al 2,6% (-0,1), Italexit di Gianluigi Paragone al 2,6% (+0,2). Infine una forza di governo, Noi Moderati, allo 0,8% (-0,1) e Impegno civico stabile allo 0,4%, anche se il partito fondato da Luigi Di Maio non esiste più.

I primi giorni da leader di Meloni, dunque, le hanno fruttato un altro notevole scatto nel gradimento, segno che gli italiani hanno apprezzato le sue prime mosse da premier in pectore, specialmente nel tenere a bada anche con durezza gli alleati. Non è un caso che il suo aumento avviene a fronte di un calo notevole del partito berlusconiano, segno che le fibrillazioni nella maggioranza dovute principalmente all’ex Cavaliere non sono state affatto apprezzate dagli elettori. Poi, evidentemente, c’è stato un gradimento anche nei confronti dei nomi della squadra di governo. La sensazione, però, è che Meloni stia vivendo il suo momento magico.

All’opposizione, invece, la grande novità è il controsorpasso pentastellato nei confronti del Pd. Non succedeva dal 2019. Dopo le Europee di fine maggio, in cui i dem ottennero il 22,7% contro il 17,1% dei pentastellati, nel settembre dello stesso anno questi ultimi se la giocavano ancora testa a testa con il partito guidato allora da Nicola Zingaretti. Swg, per esempio, il 22 settembre 2019 dava il Pd al 19,4 e i 5 Stelle al 20. Nello stesso periodo Tecné dava i dem al 19,5 e M5S al 20,4. Poi, nei mesi successivi, il Pd è rimasto quasi sempre sopra, aumentando il distacco nel 2021, fino al voto del 25 settembre scorso con il partito di Letta al 19% e quello di Conte al 15,4%. In un mese, dunque, quest’ultimo ha recuperato 3,6 punti sul Pd, diventando, secondo Ghisleri, il primo partito d’opposizione alla destra, anche se solo di tre decimali. Ma se il trend è questo, i numeri sono destinati ad aumentare. D’altronde la fotografia corrisponde perfettamente al dato politico delle ultime settimane, ovvero che i pentastellati siano considerati l’unica vera forza di opposizione al neonato governo Meloni e alla maggioranza di centrodestra.

Elemento che ha avuto una sua visibilità plastica anche nel dibattito sulla fiducia. A Montecitorio, infatti, l’intervento più duro nei confronti di Meloni è stato quello di Conte (e al Senato di Roberto Scarpinato), tanto da provocare la reazione della premier, con tanto di insulto percepito dal labiale (“che m…”). A parziale scusante c’è il fatto che il Pd è guidato da un segretario dimissionario e l’attenzione è quasi tutta concentrata sul congresso.

Ma proprio a fronte di questo, il partito di Conte nei prossimi mesi rischia di avere un’autostrada davanti a sé.

(di Gianluca Roselli – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!