“Ho questa pazza idea: mandare i verbali ai giornali per ristabilire un ordine”. A dirlo fu Marcella Contrafatto, segretaria di Piercamillo Davigo al Consiglio superiore della magistratura. Così ha riferito ieri Giulia Befera, collega di Contrafatto, nel processo a Brescia in cui Davigo è imputato di rivelazione del segreto per aver diffuso i verbali segreti degli interrogatori di Piero Amara, ex avvocato dell’Eni, che raccontava l’esistenza di una presunta loggia Ungheria. “Stai scherzando? Il consigliere Davigo non ne sarebbe felice. Io mi dissocio”: ha risposto Befera a Contrafatto. Aggiungendo poi ai giudici che “Davigo al 100 per cento non era al corrente dell’iniziativa… Ho tentato di mettere a tacere queste sue follie”, ha proseguito Befera. “Mi voleva coinvolgere, ma è stata una sua iniziativa… era fuori controllo”. A distanza di mesi, a caso già scoppiato, Befera ne parlò con Davigo: “Era choccato. Non pensava sarebbe arrivata a tanto e che sarebbe potuta accadere una cosa del genere, se mai è accaduta”.
“Ho questa pazza idea: mandare i verbali ai giornali per ristabilire un ordine”. A dirlo fu Marcella Contrafatto, segretaria di Piercamillo Davigo al Consiglio superiore della magistratura. Così ha riferito ieri Giulia Befera, collega di Contrafatto, nel processo a Brescia in cui Davigo è imputato di rivelazione del segreto per aver diffuso i verbali segreti degli interrogatori di Piero Amara, ex avvocato dell’Eni, che raccontava l’esistenza di una presunta loggia Ungheria. “Stai scherzando? Il consigliere Davigo non ne sarebbe felice. Io mi dissocio”: ha risposto Befera a Contrafatto. Aggiungendo poi ai giudici che “Davigo al 100 per cento non era al corrente dell’iniziativa… Ho tentato di mettere a tacere queste sue follie”, ha proseguito Befera. “Mi voleva coinvolgere, ma è stata una sua iniziativa… era fuori controllo”. A distanza di mesi, a caso già scoppiato, Befera ne parlò con Davigo: “Era choccato. Non pensava sarebbe arrivata a tanto e che sarebbe potuta accadere una cosa del genere, se mai è accaduta”.
“Ho questa pazza idea: mandare i verbali ai giornali per ristabilire un ordine”. A dirlo fu Marcella Contrafatto, segretaria di Piercamillo Davigo al Consiglio superiore della magistratura. Così ha riferito ieri Giulia Befera, collega di Contrafatto, nel processo a Brescia in cui Davigo è imputato di rivelazione del segreto per aver diffuso i verbali segreti degli interrogatori di Piero Amara, ex avvocato dell’Eni, che raccontava l’esistenza di una presunta loggia Ungheria. “Stai scherzando? Il consigliere Davigo non ne sarebbe felice. Io mi dissocio”: ha risposto Befera a Contrafatto. Aggiungendo poi ai giudici che “Davigo al 100 per cento non era al corrente dell’iniziativa… Ho tentato di mettere a tacere queste sue follie”, ha proseguito Befera. “Mi voleva coinvolgere, ma è stata una sua iniziativa… era fuori controllo”. A distanza di mesi, a caso già scoppiato, Befera ne parlò con Davigo: “Era choccato. Non pensava sarebbe arrivata a tanto e che sarebbe potuta accadere una cosa del genere, se mai è accaduta”.