Marche, alluvione. ‘Lavori assenti e allerta flop’: i pm setacciano la Regione; carabinieri a caccia di bandi e bollettini
“Lavori assenti e allerta flop”. I pm setacciano la Regione.
L’INCHIESTA
I carabinieri a caccia di bandi di gara e bollettini.
Va detto che la Protezione civile delle Marche negli ultimi anni ha subito un lento ma costante ridimensionamento, nonostante le calamità naturali che hanno colpito la regione negli ultimi 20 anni. Volontà politiche, spesso in collegamento col sistema nazionale, anch’esso stretto da visioni differenti. Il ‘giocattolo’ voluto da Guido Bertolaso, replicato pedissequamente altrove, ha avuto vita propria nelle Marche fino al passaggio tra la giunta di Gian Mario Spacca e quella di Luca Ceriscioli, entrambe di centrosinistra, nel 2015. All’epoca alla guida della Protezione civile regionale c’era Roberto Oreficini, apprezzato dirigente oggi parzialmente “a riposo”. Il settore faceva parte dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente, aveva un’autonomia propria. A partire dal 2016 le cose sono cambiate per il Dipartimento, che ha perso molto in risorse e in considerazione non solo a causa di una riorganizzazione voluta da Roma. Così sono tramontati i tempi delle missioni partite per soccorre le vittime dei terremoti di Pakistan, Haiti e L’Aquila, o dello tsunami in estremo oriente. Eventi che avevano esaltato la Protezione civile Marche e la sua capacità di affrontare emergenze planetarie, sia sotto il profilo strutturale che sanitario grazie alla presenza dell’Ares, un’organizzazione oggi in attesa della certificazione Oms per operare in determinati contesti internazionali.
L’attuale giunta regionale di centrodestra ha cambiato l’intera organizzazione e, attraverso un provvedimento ufficiale, ha modificato l’organigramma: la Protezione civile ha perso la sua autonomia entrando a far parte del Dipartimento Infrastrutture e Territorio assieme a settori come l’urbanistica, viabilità, parchi, patrimonio immobiliare e così via. “Non cambia nulla, soltanto che prima c’era un solo dirigente, adesso Stefoni è dentro un ambito dipartimentale guidato da Nando Goffi – afferma l’assessore Stefano Aguzzi con delega alla Protezione civile – Magari c’è meno autonomia, ma più integrazione. Su risorse, personale e strutture non abbiamo tolto nulla rispetto al passato”.
(Di Vincenzo Bisbiglia e Pierfrancesco Curzi – Fonti: Fatto Quotidiano – Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)