ANDiS “Speravamo in un intervento sul tema della qualità dell’aria nelle scuole per la ripartenza per l’anno scolastico 2022/2023”
Carmine Izzo – Mancano pochissimi giorni all’inizio del nuovo anno scolastico, 2022/2023, e pochi alla ripresa della attività didattiche (il calendario scolastico viene stilato su base regionale) e la Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – ANDiS, Paola Bortoletto, in merito alle recenti disposizioni impartite dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, il 22 agosto u.s. ha emanato un’esaustiva e significativa nota stampa che testualmente recita “I Dirigenti Scolastici, coadiuvati dalle figure di staff e dal personale ATA, stanno già predisponendo le misure atte a garantire con la prossima riapertura di settembre lo svolgimento delle attività didattiche in presenza e in sicurezza. Tanto in riferimento alle Linee guida delle autorità sanitarie in merito all’adozione di dispositivi di purificazione e di aerazione del 3 agosto 2022; e delle indicazioni strategiche per la mitigazione delle infezioni da SARS CoV-2 in ambito scolastico del 5 agosto e della successiva nota MIUR del 19 agosto sul contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 in ambito scolastico. Bisogna subito dire che tutte queste indicazioni non cambiano le misure precauzionali che le scuole hanno messo in atto già negli scorsi anni e, con le dovute accortezze che la pandemia ci ha insegnato a rendere abituali, nello scenario di avvio dell’anno scolastico saranno persino ridotte”.
Fin dall’inizio della pandemia l’ANDiS ha chiesto al Governo e al Ministero di agire a livello di sistema, avviando un serio e programmato intervento per contrastare i contagi, come l’installazione nelle scuole di sistemi di ventilazione meccanica, che risultano efficaci, secondo le indicazioni dell’OMS o il recente studio su classi della regione Marche.
Nonostante ciò, il Ministero “raccomanda che l’utilizzo dei dispositivi di sanificazione, purificazione e ventilazione sia preso in considerazione solo una volta che misure come la semplice ventilazione delle aule attraverso l’apertura delle finestre possa migliorare sensibilmente la qualità dell’aria”.
Di questo passo non si arriverà mai a soluzioni concrete.
L’ANDiS propone un approccio multifattoriale e non al ribasso.
Il fatto poi di investire i Dirigenti della richiesta alle Autorità competenti di effettuare i monitoraggi sulla qualità dell’aria indoor sembra pura utopia, dato che i Dipartimenti di prevenzione delle ASL sono in affanno e le ARPA dichiarano di non essere preposte a tale compito.
Sappiamo che non si può fare tutto e subito, ma ci saremmo aspettati un investimento più convinto sul tema della qualità dell’aria nelle scuole.
Un intervento deciso in tale direzione farebbe davvero la differenza nel caso i contagi ripartissero.
Il Presidente nazionale Paola Bortoletto.
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