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Campania. brucellosi bufalina: il coordinamento attacca a testa bassa i preposti regionali

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Apprendiamo da fonte di Agenzia la dichiarazione con cui il Vicepresidente della Giunta regionale, Bonavitacola. risponde alla divulgazione del documento che abbiamo offerto alla stampa dopo averlo ricevuto dai Consiglieri Regionali e dopo aver avuto contezza che il documento è regolarmente inserito nella cartella condivisa delle Commissioni Agricoltura e Sanità della Regione Campania e registriamo come la risposta sia tutta politica riproponendo una stantia difesa d’ufficio dell’operato della Regione come sta avvenendo ormai da troppo tempo.

Il Vicepresidente in realtà non smentisce l’esistenza del documento (non può semplicemente perché il documento esiste ed è vero e noi lo confermiamo come chiunque può verificare) e non entra nel merito delle contestazioni che gli Uffici Regionali hanno espresso bollando il piano come illegittimo nel merito e nel metodo.

Il Vicepresidente non lo fa semplicemente perché non può anche perché egli stesso si è fatto carico nelle settimane scorse di produrre una proposta di risoluzione della controversia con gli allevatori proponendo ai Sindaci un documento che risolveva proprio diverse delle questioni che sono state poste dall’Ufficio Legislativo della Regione.

Quel documento era il frutto di una ipotesi di soluzione della controversia che lo stesso Vicepresidente Bonavitacola si era impegnato ad avanzare in una audizione formale e pubblica (come da verbale redatto ed agli atti); egli stesso aveva espresso la necessità di risolvere le criticità di fronte a molte contestazioni e si era impegnato a proporre soluzioni.

Spieghi il Vicepresidente Bonavitacola, piuttosto, che fine ha fatto quel documento e motivi il perché non è stato mai portato formalmente alle commissioni come da impegno assunto.

Lo divulghi in modo che tutti possano valutare quanto quel documento in realtà accolga molte delle tesi che in maniera critica gli Uffici Legislativi Regionali hanno espresso nel documento che noi abbiamo divulgato; offra il frutto del suo lavoro (cui pure abbiamo guardato con fiducia) perchè tutti possano valutarlo. Non vorremmo, anche in questo caso, doverlo pubblicare noi stessi avendolo ricevuto dai Sindaci.
E’ arrivato il tempo della trasparenza, il territorio e gli allevatori non meritano tutto questo e la Regione ha il dovere di riprendersi la pienezza delle proprie responsabilità fugando il sospetto sempre più tangibile di essere sotto il condizionamento della struttura tecnica che ha redatto il piano fallimentare.

COORDINAMENTO UNITARIO IN DIFESA DEL PATRIMONIO BUFALINO

Il Re è nudo: l’Ufficio Legislativo della Regione boccia il Piano. De Luca, adesso che dici?
il documento completo dell’Ufficio legislativo della Regione è scaricabile alla pagina dedicata (https://altragricoltura.net/coordinamento-bufale/senonoraquando/il-re-e-nudo-lufficio-legislativo-della-regione-smonta-il-piano-de-luca/)

Ne avevamo avuto notizia ma ieri sera abbiamo ricevuto dai Consiglieri regionali della Campania un documento caricato dall’Ufficio Legislativo della Regione Campania nella cartella condivisa dei componenti delle due Commissioni (Agricoltura e Sanità) cui è stato assegnato dal Consiglio Regionale il compito di esaminare il Piano di eradicazione della BRC e della TBC Bufalina prima dell’esame in aula. (il documento è scaricabile alla pagina )

E’ proposto come “APPUNTO BRUCELLOSI a cura della DG Legislativa” ed è, in realtà, un atto dovuto in attuazione di una prassi consolidata che si attiva ogni volta che il Consiglio Regionale esamina un provvedimento, Anche in questo caso l’Ufficio Legislativo della Regione ha prodotto una nota esprimendo un giudizio sulla materia e proponendola per le valutazioni ai Consiglieri che sono chiamati a esprimersi.

E’ un giudizio impietoso quello dell’Ufficio Legislativo della Regione che elenca puntualmenbte alcuni dei principali elementi di illeggittimità del provvedimento. E’ un documento impressionante che, nei fatti, affronta alcune delle criticità messe in evidenza da molto tempo dal Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino assumendone le tesi.

Se, pure, si sofferma solo su alcune delle criticità che riguardano il Piano, è un giudizio impietoso che coincide con molte delle tesi del Movimento Salviam ùo le Bufale e dei suoi Tecnici, finendo per bollare come “illegittimo il Piano” e Iirragionevoli molte sue parti” sia nel merito, sia nel metodo e sia per non aver recepito le regole comunitarie e le leggi nazionali.

Tesi, quelle della DG legislativa della Regione, che coincidono anche con gran parte dei contenuti proposti nel ricorso al TAR dalle Associazioni del Coordinamento e da diverse aziende allevatrici e che mettono una pietra tombale su quanto finora messo in campo dalla Regione Campania.

“Forse adesso si spiega anche meglio il perchè l’altro giorno la Giunta regionale della Campania non si è presentata alla convocazione delle Commissioni del Consiglio regionale per esaminare il Piano. Cosa avrebbe dovuto dire se non prendere atto del suo fallimento?

Nel momento in cui sostiene che adesso il compito di affrontare la questione è del Commissario Luigi Cortellessa e non più di sua competenza come può spiegare al Generale (ed agli allevatori) di aver prodotto un piano illegittimo e illogico? Come può non riconoscere (dopo che il suo stesso Ufficio Legislativo lo certifica) che ci sono tutti gli elementi giuridici perchè il TAR lo bocci? Cosa dovrà attuare il Commissario Cortellessa, un piano illegittimo?”

Sostiene Gianni Fabbris a nome del Coordinamento Unitario, sottolineando: “Abbiamo annunciato una nostra forte iniziativa rivolta a chiedere alla politica ed alle istituzioni quella ragionevolezza che fin qui non abbiamo ancora registrato. Vincenzo De Luca ha ancora tutto il tempo, ora, per decidere: di chi si fida Dei tecnici che finora hanno ispirato un piano illegittimo e illogico o dei tecnici che bocciano il Piano?

Chi ascolterà il Presidente De Luca Le sirene che vengono dall’Istituto Zooprofilattico Mediterraneo che ritiene intoccabile un Piano fallimentare nei numeri, pericoloso socialmente e ambientalmente, che sta nei fatti amplificando i problemi della BRC e della TBC bufalina o la voce dei suoi legali dell’Ufficio Regionale? E cosa farà a questo punto il Consiglio Regionale?”

In ogni caso il 21 luglio gli allevatori lo chiederanno a gran voce a Napoli portando i prpri trattori, arrivando in presidio a Santa Lucia e chiedendo di incontrare direttamente il Presidente De Luca e i Capigruppo al Consiglio regionale. Lo chiederanno anche a Roma il 28 nella Sala del Parlamento Europeo ai Parlamentari nazionali ed europei.

Il 29 tireranno le somme e, se non ci saranno risposte, sarà un’altra storia

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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