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Nostalgia, che bello!

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Nostalgia, il film dove Mario Martone esprime tutta la spiritualità  e  cristianità del quartiere Sanità, lacerato dalla dicotomia bene-male

di Mario Scippa

I  miei sogni ricorrenti  si svolgono là,  dove sono le mie radici, nel Quartiere Sanità a Napoli, la mia casa. Il luogo dove ho assorbito fin dall’infanzia il bene e il male, la luce e il buio, la puzza e il profumo, la vita e la morte, il silenzio e il rumore di Napoli.

Ieri sera sono stato al cinema, ho visto Nostalgia di Mario Martone, un film ambientato proprio nel Quartiere Sanità.

Pur conoscendo le grandi qualità artistiche e poetiche di Martone ero un po’ prevenuto, perché chiunque si sia apprestato a raccontare quel pezzo di Città è spesso caduto nella rete dello stereotipo, del luogo comune o banalmente nel folcloristico,  restituedo  come una “cartolina” un luogo che è un ancestrale concentrato simbolico caratterizzante il genius loci di Napoli intera, dove gli opposti convivono e la rendono viva , sempre uguale e sempre diversa.

Martone ci fa entrare nel quartiere  facendoci compiere un viaggio nel tempo e nello spazio.  Ci fa uscire dal centro antico, da Porta San Gennaro per immergerci nel brulicante mercato, l’ingresso della Sanità,  l’antica zona fuori le mura a Nord della Napoli antica, dedicata fin dai tempi antichi al culto dei morti: via Vergini, l’ingresso.

La prima cosa che ho notato, viaggiando con lo sguardo di Martone, ripercorrendo i luoghi della mia memoria, è che un qualsiasi altro regista in quel mercato caotico sarebbe stato sedotto da uno dei più bei palazzi di Napoli, con la straordinaria scala aperta ad ali di falco, il settecentesco  Palazzo dello Spagnuolo del Sanfelice.

Invece no! Martone ci passa camminando davanti dritto senza neanche girare lo sguardo.  Il suo interesse sembra subito concentrarsi sulle facce della gente, la vita e la volontà chiaramente visibile di rappresentare l’anima di questo pezzo di città, il genius loci, ciò che è nascosto dalla pelle, immediatamente riconoscibile e diventata negli anni immagine ripetuta, stereotipata e codificata.

Mi ricorda Caravaggio quando raccontava l’anima della città di Napoli raffigurando la tragedia umana disegnata dalla luce sulle facce della gente.

Martone si svincola dalla facile rappresentazione.  Il suo è un viaggio nel luogo sensibile incarnato dalla opposizione: bene-male.

Per arrivare alla meta, nel cuore, in piazza Sanità, dove il bene, contro ogni ostacolo vissuto, combatte alla luce del sole il male, che è presente in modo capillare in tutto il quartiere ed è concentrato in una figura invisibile, nascosta, che tutti conoscono ma della quale nessuno vuole sentire il nome e che solo a nominarla cambiano le espressioni e calano gli occhi e il silenzio.

Martone non ci fa percorrere la strada principale, quella centrale, via Arena Sanità,  ma ci fa percorrere con lo sguardo e con la mente le due budelle parallele, Vico Lammatari e Via Santa Maria Antesaecula.

Quasi a voler sottolineare che per raccontare Napoli bisogna evitare di percorrere le strade facili, quelle dove abbiamo riferimenti certi, codificazioni di immagini stratificate nei secoli e quindi immediatamente riconoscibili.

Martone restituisce la luce del sole che fa fatica ad entrare in quei vicoli , ma che ci entra, scivolando sulle pareti di tufo con tracce di intonaci color pastello scrostati e spesso imbrattati con segni e disegni di chi chiede urlando disperatamente bellezza con le immagini e con le scritte.

In Nostalgia è rappresentata la più ancestrale e importante opposizione che caratterizza l’immagine di questo luogo e quindi della città di Napoli in generale: il bene e il male.

Dopo aver visto il film, chiacchierando con una persona molto sensibile, a me molto cara, ho capito anche che tale opposizione è rappresentata dal regista con una straordinaria ricchezza intellettuale, citando e senza mai replicare, con una poetica di eduardiana memoria, anche  temi universali espressi da autori importanti come Shakespeare (non dimentichiamo mai che il teatro scorre nelle vene di Mario Martone). Infatti, come nel  Macbeth, anche Martone mette in scena elementi che ricordano da vicino la più grande delle tragedie cristiane: il peccato originale e la cacciata dall’Eden. Come pure l’umanità che verrà salvata dai semi di Bellezza di dostoevskiana memoria, incarnata nella lotta senza tregua del parroco del quartiere  contro il male.

Nel film è espressa la grande spiritualità  e  cristianità che caratterizza questo pezzo di città, dove anche il cattivo può trovare la compassione del cristiano,  così come  nel Macbeth. Anche per il boss della Sanità, malgrado  tiranno, criminale e  peccatore, alla fine, tra le righe, non si esclude un’eventuale redenzione e, nonostante i suoi orrendi crimini, senza mai farlo diventare un eroe.

Quel malavitoso è rappresentato come un “uomo” con le tutte sue debolezze, la sua solitudine. Un uomo, nonostante tutto, degno di compassione. Sebbene  negli anni abbia acquisito il potere,  soffre internamente perché non riesce a godersi la posizione di prestigio che occupa.

Nostalgia è ricco di rimandi e di grandi significati simbolici, molti dei quali può comprenderli a pieno, emozionandosi, solo chi di quel quartiere ha vissuto l’anima e non solo la pelle, la superficie.

Uno di questi momenti, quello che più  mi ha emozionato, è stato quando la vecchia mamma del protagonista, prima di morire accarezza un limone e si rinfresca il volto. Un racconto impresso da sempre dentro di me, salito prepotentemente a galla dal mare della mia memoria guardando quelle immagini.

[…] copp”a nu lettino, ‘nce steve ‘na vecchia. Teneva ‘na faccia ianca, arravugliata dinto a nu scialletiello niro. Teneve ‘a vocca asciutta, aperta, l’uocchi chiusi, steve p’ murì!

Quanno, bell’ e buono, primm’ ‘e tirà l’urtimo suspiro,  cu nu filo ‘e voce, dicette:

Purtatem’nu limone, mittitammello ‘nzino. […]

Quella vecchia donna distesa sul lettino che chiese il limone prima di morire era mia nonna, Donna Vicenza ‘a Rossa.

Grazie, Mario Martone.

 

L’articolo Nostalgia, che bello! proviene da Lo Speakers Corner.

(Fonte: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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