Una nuova indagine non autorizzata per l’epica protagonista de La disciplina di Penelope. Un caso che incrocia e svela l’episodio del passato che l’ha portata a lasciare la magistratura, e conduce al più inatteso e sconvolgente dei finali.
Dopo l’avvocato Guerrieri e il maresciallo Fenoglio, Penelope Spada. Un altro grande personaggio. La scomparsa improvvisa di un noto barone universitario, avvenuta ufficialmente per cause naturali, lascia qualche perplessità. La figlia è convinta che sia stato assassinato e che la colpevole sia l’attuale moglie, molto più giovane, sposata in seconde nozze, con cui lei ha in corso una causa per l’eredità. Perciò si rivolge a Penelope Spada, ex Pm che ora conduce un’esistenza ritirata, guadagnando quel che le serve come «investigatore privato senza licenza». Penelope trova la donna molto sgradevole e le sue congetture del tutto inverosimili. Sta per rifiutare il caso, ma quando sente il nome del morto tutto cambia. Non è un nome qualsiasi, c’entra con quello che Penelope è stata e con quello che è oggi. C’entra con il suo destino. Fare luce sulla vicenda diventerà quindi non solo un modo per scoprire un possibile assassino, ma anche per rimettere in ordine, insieme, i pezzi della propria vita.
Gianrico Carofiglio ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha creato il popolarissimo personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri. Per Einaudi ha pubblicato il racconto La doppia vita di Natalia Blum raccolto nell’antologia Crimini italiani (2008), Cocaina, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo (2013), Una mutevole verità (2014, Premio Scerbanenco), La regola dell’equilibrio (2014), Passeggeri notturni (2016), L’estate fredda (2016), Le tre del mattino (2017), La versione di Fenoglio (2019), La misura del tempo (2019) e Non esiste saggezza. Edizione definitiva (2020).