Cronache dal Fronte, giorno 13. Parola alla Cina: “Responsabilità della guerra è di Usa e Nato”. Kiev si prepara all’assedio
Tredicesimo appuntamento con la rubrica Cronache dal Fronte, il punto giornaliero sulla situazione in Ucraina: numeri, analisi, approfondimenti.
Ci dedichiamo ancora alla cronaca. Oggi nuova giornata di corridoi umanitari in vista della riprese delle trattative di pace domani. Da segnalare il forte intervento della Cina, con dichiarazione che faranno discutere.
“Usa e Nato responsabili del conflitto” – Questo il pensiero ufficiale della diplomazia cinese. Il gigante asiatico prende per la prima volta una posizione decisa sulla questione Ucraina. “Sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al conflitto” – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian.
Queste dichiarazioni arrivano in risposta al New York Times, che ha condotto un’inchiesta sulla conoscenza della Cina dei piani di guerra russi. “Ignorando le proprie responsabilità” – ha continuato il portavoce – “gli Usa accusano la Cina della propria presa di posizione sulla vicenda e cercano di sopprimere la Cina e la Russia, per mantenere la propria egemonia“.
Ricordiamo che la Cina non si era schierata contro le sanzioni imposte alla Russia, ma neppure a favore.
Nuovi corridoi umanitari oggi, trattative domani – Russia e Ucraina si sono accordate per un’ulteriore striscia di corridoi umanitari per la giornata di oggi. Questo permetterà l’evacuazione dei civili in fuga, dei quali nelle ultime 24 ore ben 4mila sono giunti in Italia.
Il ministro degli esteri ucraino Dmitry Kuleba ha riferito di un nuovo incontro per domani con l’omologo russo Serghei Lavrov, previsto questa volta in Turchia. “Ci stiamo preparando ai colloqui. Si terranno domani” – ha detto Kuleba in un video postato su Facebook, ribadendo tuttavia, “parlando francamente“, di non riporre “nessuna grande aspettativa“.
Kiev pronta all’assedio, ma poco a resistere – Da registrare infine un nuovo disperato appello da parte di Vitalii Klitschko, sindaco di Kiev. In un’intervista alla Cnn ha sottolineato che le risorse della capitale possono bastare soltanto per soli sette giorni, se l’esercito russo la circonderà. “Abbiamo bisogno dei jet ora, aiutateci“, è stato l’appello del primo cittadino sull’eventualità che la Polonia invii dei Mig all’Ucraina. “Kiev è un obiettivo di Mosca“, ha aggiunto.
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