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Attualità

Cervino, svolti i funerali di don Antonio Pascarella nella sua Cervino con il Vescovo Lagnese

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Qualche mattina fa, il 23 febbraio 2022, alle ore 11.30 nella chiesa della Madonna delle Grazie di Cervino si è tenuto il saluto religioso terreno, con le esequie, di don Antonio Pascarella. Ad accogliere gli intervenuti il vice parroco concelebrante, don Francesco Piscitelli, mentre a presiedere la Liturgia Eucaristica vi era mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta che ha interrotto gli esercizi a Formia, conclusi il 25 febbraio, con i sacerdoti per poter intervenire. Altri concelebranti della Diocesi di Caserta sono stati don Matteo Coppola, don Antimo Vigliotta, don Biagio Saiano e don Pasquale Pigna. Si ricorda che don Antonio Pascarella era un sacerdote della Diocesi di Caserta a riposo, come era palesemente evidente il giorno della morte nell’elenco dei sacerdoti del sito internet della Diocesi di Caserta.
Don Matteo Coppola racconta della grande partecipazione dei fedeli, occupanti anche le navate laterali della chiesa. Tanto affetto è amore per un sacerdote buono, umile e tanto stimato dalla comunità, e simbolicamente l’amministrazione comunale era rappresentata dal vice sindaco di Cervino. Stringente il cordoglio dei presenti nei confronti dei fratelli Michele e Giuseppe e delle sorelle Filomena e Francesca, e del caro nipote Antonio e degli altri parenti e amici stretti. In particolare si ringrazia il nipote Antonio figlio di Filomena e don Aniello Rivetti (ex oblato e imparentato con don Antonio Pascarella) per la collaborazione nella ricerca delle vicende biografiche di don Antonio Pascarella e la disponibilità nell’incontrare il Maestro Antonio Barchetta che per questi cenni biografici ha condotto una serie di ricerche e colloqui tra Caserta, Maddaloni, Cervino e Napoli al fine di contribuire al ricordo del sacerdote defunto. In particolare va sottolineato l’affetto del nipote Antonio per lo zio sacerdote. Antonio fino all’età di sei anni viveva con Don Antonio e i suoi genitori fino a quando si trasferì in Svizzera. Al rientro a Cervino negli ultimi anni si è riunito il legame. Un legame al punto tale che il sacerdote sul comodino della camera da letto aveva un porta foto con le foto dei genitori da un lato e dall’altro quella del nipote Antonio.
Don Antonio Pascarella (Cervino 18 dicembre 1938 – Santa Maria a Vico 17 febbraio 2022), nasce da Vincenzo (classe 1886) e da Antonietta (1900), entrambi Pascarella, residenti alla nascita del sacerdote nella zona detta della Vittoria di Cervino. “Vincenzo e Antonietta, ebbero i seguenti figli – riferisce il Maestro Antonio Barchetta – Michele, Giuseppe, Apollonia (defunta), Vincenza (defunta), don Antonio (oggi anch’esso defunto), Filomena e Francesca”.
Della triste notizia della nascita al Cielo di don Antonio ne abbiamo dato notizia nei giorni scorsi in occasione dell’annuncio delle esequie, tardato rispetto alla scoperta del feretro in quanto vi è stata la necessità di opportune indagini sul suo decesso improvviso e notturno lo scorso 17 febbraio presso una casa albergo per anziani in Santa Maria a Vico. I Carabinieri e gli organi giudiziari dopo i dovuti accertamenti hanno dato il nulla osta alla celebrazione del funerale.
Don Antonio, originario di Cervino, località Vittoria come accennato, è un ex frate francescano cappuccino, noto con il nome Padre Marino da Cervino, ed è stato ordinato sacerdote il 22 ottobre 1966. La sua formazione va oltre quella teologica essendo anche laureato in lingue, con specializzazione in francese e inglese, e titolare di specializzazione in braille in virtù della quale è noto che insegnasse a ciechi e ipovedenti la scrittura braille presso un convento di suore in Napoli, oltre a una buona conoscenza della lingua tedesca.
È noto, inoltre, che era insegnante di religione delle scuole medie , ma al momento non è dato sapere in quali istituti abbia insegnato. Per la sua pluriennale esperienza di docente, riferisce il nipote Antonio e l’amico don Aniello, era titolare di pensione statale per l’insegnamento.
Da Frate Francescano Cappuccino ha assistito per un periodo anche la comunità di Santa Sofia di via Cancello in Maddaloni (si ricorda anche la sua presenza presso la casa dei frati francescani cappuccini, che era anche scuola di novizi, di Arienzo) prima che divenisse parrocchia diocesana staccandosi da quella di Santa Margherita, e comunque prima del 1980 allorquando entrato nel clero diocesano per circa un decennio è stato di supporto, soprattutto dopo il terremoto, ai diversi parroci celebrando al bisogno nelle chiese dove era richiesta la sua presenza. Per alcuni anni è stato cappellano dell’Ospedale Civile di Maddaloni.
In particolare per la parte formativa e religiosa il Maestro Antonio Barchetta, che per il passato ha spesso avuto modo di collaborare con don Antonio Pascarella nella animazione liturgica di eventi, celebrazioni e ricorrenze, ci rinnova la bontà e umiltà del sacerdote, con cui aveva stretto un rapporto di amicizia. Lo stesso Maestro Antonio Barchetta, in base alla sue conoscenze dirette e per via di verifiche personali, riferisce che: “Padre Marino da Cervino, cioè il nostro don Antonio Pascarella è stato un religioso fino al 1980 allorquando è entrato nel clero diocesano e in quanto Frate Francescano Cappuccino ha fatto parte per lungo tempo anche del Convento di Torre del Greco. Per la formazione Padre Marino, poi don Antonio, farà gli studi prima del noviziato a Sant’Agnello di Sorrento e Nola, mentre il Liceo ad Avellino ed infine il percorso Teologico a Napoli. Nell’ambito della vita religiosa Padre Marino da Cervino farà la vestizione della veste francescana il 17 agosto 1958, la Professione Temporanea il 22 agosto 1959 e la Professione Solenne il 16 settembre 1962. Sarà sacerdote il 22 ottobre 1966 e sarà ordinato insieme a Padre Attilio, Padre Claudio, Padre Nunzio e Padre Luigi Monaco. Un particolare interessante è che nella seconda metà del secolo scorso la sola Cervino ha ordinato una decina di sacerdoti. Questa ricchezza vocazionale della seconda metà del novecento è sicuramente un elemento di notevole importanza”.
Nella Diocesi di Caserta don Antonio Pascarella è stato parroco della chiesa di Nostra Signora di Loreto di Maddaloni dal 1989 al 2011, dal 1 maggio 2011 parroco della chiesa di Sant’Anna della Vittoria di Cervino.
Nel periodo di guida parrocchiale a Maddaloni è stato collaborato dall’accolito Domenico Bove e dal Ministro Straordinario Nicola Sagnelli.
In particolare, il Ministro Straordinario della Comunione Nicola Sagnelli, per un biennio ha collaborato con don Antonio Pascarella e ricorda don Antonio come una persona piena di Fede e rispettosa dell’Amicizia ed ancora ha riferito che era contento e collaborativo per il servizio liturgico, e non faceva problemi quando per esigenze andava a collaborare in altre chiese come quella di San Francesco d’Assisi aiutando don Edoardo Scognamiglio. Nicola Sagnelli si unisce alla preghiera in memoria del sacerdote e porge sentite condoglianze alla famiglia.
Abbiamo appurato, secondo uno dei collaboratori dell’Ufficio Sostentamento Clero della Diocesi di Caserta, con don Antonio si avviò anche la ricerca di un terreno e di fondi per la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale di via Appia a Maddaloni essendo cresciuta notevolmente la comunità dei fedeli della zona parrocchiale.
Negli anni della permanenza a Maddaloni risiedeva in una traversa di via Libertà (ed è di questo periodo un furto avuto in casa dove fu prelevata anche una valigia contenente tutti i ricordi personali, documentali e fotografici del sacerdoti, oramai andati persi) mentre con l’incarico nei paese natale presso la famiglia. In occasione del cambio di guida pastorale, successe a don Antonio Pascarella come guida parrocchiale di Nostra Signora di Loreto a Maddaloni l’oblato p. Vincenzo Sgambato (questi collaborato dall’accolito Salvatore Vigliotti) e don Pasquale Pigna presso la Sant’Anna della Vittoria; quest’ultimo ricopre ancora il ruolo di amministratore parrocchiale con nomina dal 1 febbraio 2017. I due trasferimenti sono coincisi con periodi di problemi di salute da parte di don Antonio Pascarella.
Don Antonio è ricordato anche per la sua inconfondibile Fiat 126 rossa. Bontà e umiltà è stata decantata in questi giorni da tutti, anche dal fotografo Antonio Cicchella che lo ricorda con tanta stima e ricorda la sua piena collaborazione nel corso delle cerimonie. Il Fotografo Cicchella ha fornito anche alcuni contributi di questo articolo.
L’esistenza terrena di don Antonio da quanto è noto è finita nella notte o comunque per nelle prime ore dell’alba del 17 febbraio 2022 nella casa per anziani di Santa Maria a Vico dove viveva da qualche anno per problemi di salute anche se la condizione non da rimandare all’epilogo dei giorni scorsi.
Una delle sue ultime uscite pubbliche in Cattedrale a Caserta risale al 25 aprile 2016 in occasione dell’appuntamento in Diocesi della parrocchia di Sant’Anna della Vittoria di Cervino unitamente alla parrocchia di Santa Sofia (con don Matteo Coppola) di Maddaloni e alla comunità francescana di Maddaloni (con padre Domenico Sportiello e don Edoardo Scognamiglio) per l’incontro con il vescovo D’Alise per la giornata parrocchiale del Giubileo della Misericordia. In quella occasione era già particolarmente provato in salute cosa che avvenne nei due cambi parrocchiali, tant’è che non partecipò alla processione nella chiesa ma era già seduto sugli scranni del presbiterio.
Come di consueto è doveroso chiarire che sono cosciente del fatto che la figura di don Antonio Pascarella è ancora in gran parte, se non addirittura tutta, da scoprire, ecco, del resto, perché nasce il desiderio di portare avanti un’esperienza, indagine, studio, progetto conoscitivo/biografico su e del sacerdote. Non mi aspetto di essere esaustivo e di non cadere, involontariamente in qualche errore storico/testimoniale. L’indagine nasce dalle testimonianze dirette ed è supportata, dove è possibile anche da documentazione. Sarà dato modo a chi vorrà replicare, integrare, chiarire etc. elementi emersi nel corso della fase di presentazione delle testimonianze sotto forma di articoli. Ci si augura che il libero e “gratuito” lavoro d’indagine venga accolto per quello che è. Per chi volesse contribuire al suo ricordo è stato creato un account di posta elettronica studioanniversario@gmail.com dove poter ciascuno fornire testimonianza, testuale e fotografica se opportuna, etc., e comunque si raccomanda la necessità di riportare i propri dati e i propri recapiti per opportuno contatto.

(Fonte: DeaNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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