Napoli. Sarà operata al ‘Monaldi’ Nza, la bimba irakena col cuore malato: esulta Ciarambino (5 Stelle)
“Bloccata coi genitori in Bielorussia, abbiamo fatto rete tra Chiesa, Regione e Governo; venerdì il trasferimento in Campania”:
entusiasta Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale.
Nza è una dolcissima bambina irachena di appena 9 mesi. La piccola soffre di una grave patologia cardiaca che richiede cure urgenti e un intervento delicato e complesso per salvarle la vita.
Nell’impossibilità di curarla nel proprio paese, i genitori hanno provato a fuggire altrove, ma sono rimasti bloccati in Bielorussia.
Facendo rete tra associazioni, Chiesa e istituzioni, abbiamo compiuto un piccolo miracolo e donato la speranza di un futuro alla piccola Nza”.
Lo annuncia la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino, in un post sulla sua pagina Facebook.
“Della sua storia – racconta – sono venuta a conoscenza grazie a Francesco Perna, un amico speciale che lavora come volontario per l’associazione Stay Human e che da anni ha scelto di dedicare la sua vita ai più bisognosi. Come lui anche Silvia Cavazzini di Gandhi Charity.
Ho messo a disposizione i miei rapporti istituzionali, contattando l’assessore regionale Morcone e chiedendo che la Regione Campania potesse farsi carico delle cure mediche e dell’accoglienza di Nza e della sua famiglia.
Ho informato pure il Vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, che subito si è attivato per trovare una sistemazione. Con grande gioia ho appreso che è stata già firmata la delibera regionale che regalerà alla piccola un futuro nuovo, e che il Ministero degli Affari esteri ha concesso il visto in tempi record“.
“Venerdì pomeriggio -annuncia infine la vicepresidente del Consiglio regionale- Nza atterrerà all’aeroporto di Capodichino e sarà poi sottoposta a una delicata operazione a cuore aperto all’ospedale Monaldi.
Voglio ringraziare, di cuore, l’assessore Mario Morcone e il Presidente Vincenzo De Luca per aver offerto a Nza l’opportunità di avere salva la vita.
Un grazie anche tutti coloro, come Francesco e Silvia, che si spendono per gli ultimi.
Storie come questa dimostrano che in Campania sappiamo essere una grande comunità”.
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