Il meglio della settimana dall’Espresso: gli articoli più rilevanti selezionati per noi
E sul nostro sito giorno per giorno seguiamo e raccontiamo il momento più importante per la nostra Repubblica.
Il direttore Marco Damilano ogni mattina in due minuti con il suo SpiegoneQuirinale racconta cosa aspettarsi dalla giornata tra rumor di Palazzo e aneddoti storici (come quella “profezia” di Massimo D’Alema su Belloni presidente).
Intanto, continuano gli incontri tra i leader, spuntano e vengono bruciati nomi, si consumano guerre fratricide dentro i partiti (come nella Lega tra Salvini e Giorgetti). Insomma, una “normale” corsa al Colle.
La lobby italiana di Facebook (Meta): così si muove tra i potenti il colosso social.
Esperti di difesa della privacy, portavoce di ministeri e associazioni di consumatori. Tutti legati o finanziati dalla società di Mark Zuckerberg, che così s’infiltra nelle istituzioni per influenzare la transizione digitale e difendere il suo dominio sulla Rete. E anche in Europa Big Tech paga milioni per influenzare le scelte della politica
BATTAGLIE
Troppi bambini lasciati soli al dolore: quelle cure negate all’ultimo miglio.
Terapie palliative all’anno zero. Assistenza domiciliare quasi inesistente. L’accesso agli hospice pediatrici è un miraggio: così la legge viene tradita. E il direttore del Meyer “scrive” al Pnrr: “Investi nella salute di ragazzi e bambini”.
COVID-19
Due anni di pandemia Covid-19, ecco come Italia e Germania hanno gestito l’emergenza.
I due Paesi fanno scelte simili in diversi settori, dalla necessità della scuola in presenza, al modello 2G (vaccinati o guariti) per accedere a diverse attività. Ma è il dibattito sull’obbligo vaccinale a delineare le maggiori differenze
No vax, green pass, lockdown: «Anche la lingua italiana è cambiata con la pandemia».
Il Covid ha introdotto termini nuovi, scientifici e non, nel nostro vocabolario. E ampliato il significato di parole note. La linguista Daniela Pietrini analizza i cambiamenti della nostra lingua. E le differenze con gli altri Paesi
MONDO
Emmanuel Macron, il presidente del Nord che vuole vincere a Marsiglia.
La capitale del Mediterraneo sarà l’ago della bilancia per il voto di aprile. Per questo il governo sta investendo miliardi in infrastrutture e scuole. Ma la barriera dell’emigrazione la tentazione lepenista sono vive nella città-frontiera
Il confine tra Bielorussia e Polonia: l’Europa negata dietro un filo spinato.
Al gelo centinaia di curdi iracheni, tra cui ragazze yazide. Sopravvissuti al genocidio dell’Isis. Rispediti indietro, contro le convenzioni internazionali.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)