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Scuole, iscrizioni da formalizzare entro il 28 gennaio: le dritte dell’A.N.DI.S.

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Bruno Lorenzo Castrovinci, Dirigente scolastico dell’Istituto Autonomo Comprensivo di Brolo (ME), Presidente della sezione provinciale di Messina dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici -che recentemente ha contribuito a fondare con i colleghi Nina Gaglio, Marinella Lollo, Enza Mazzaglia, Luigi Genovesi, Maria Pina Da Campo, Rosaria Russo, Angelina Benvegna, Domenico Maiuri, Fulvia Ferlito ed Elena Carbone- venerdì 22 gennaio sul blog dell’A.N.DI.S. ha pubblicato un interessante articolo sulle “Iscrizioni all’anno scolastico 2022/2023”, nel quale ha compiuto, tra l’altro, un’approfondita disamina sull’offerta formativa delle scuole dei diversi ordini e gradi, sul “tempo scuola”, sulle risorse del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e su quelle che il Governo ha destinato all’istruzione nonché sul ruolo e sulla funzione del Dirigente scolastico – Preside nell’attuale contesto socio-sanitario-culturale.

Il Dirigente scolastico Castrovinci ha evidenziato che entro venerdì 28 gennaio 2022 i genitori dovranno provvedere all’iscrizione dei propri figli a scuola e a tal riguardo ha scritto che “L’offerta formativa sul territorio è ricca, dalle scuole secondarie di secondo grado che spaziano dai tradizionali licei classici e scientifici, ai licei musicali per arrivare ai licei internazionali con lo studio di altre lingue compreso il cinese e ai tecnici professionali, che offrono un’ampia scelta per le professioni del futuro”.

Per quanto attiene alla scuola del primo ciclo ha sostenuto che “La scelta più significativa è quella del tempo scuola, in quanto ormai il tempo pieno e prolungato sono diventate delle realtà da preferire al tempo normale” e ha sottolineato, poi, alcuni aspetti non secondari e tra questi “Quale scuola scegliere nella moltitudine di offerte formative, di modi di fare scuola, di istituti che si caratterizzano sempre più grazie all’autonomia scolastica che ne differenzia di molto i curricula” e il sostegno nell’aiutare le famiglie nella delicata scelta.

A tal uopo, il Ministero dell’Istruzione “Ha predisposto il portale scuola in chiaro, dove è possibile confrontare i vari istituti, partendo dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa” e ogni singola scuola ha predisposto, altresì, il portale istituzionale dove ha presentato “I propri servizi aggiuntivi offerti al territorio e a coloro che li sceglieranno per la frequenza dei loro figlioli”.

Il professor Castrovinci, a conclusione del suo pertinente servizio sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2022/2023, si è posto, giustamente e doverosamente, la domanda: “Cosa manca alla scuola italiana per essere in linea con la migliore offerta educativa del nostro tempo?” e in risposta a tale complesso interrogativo ha scritto “Molti se lo chiedono, altri propongono soluzioni, alcuni sperimentano, altri invece rimpiangono il tempo che fu.

Sicuramente il ritorno dei presidi, quei leader educativi osannati dalla Buona Scuola, mai nati, e che solo una riforma sostanziale delle pratiche amministrative e degli adempimenti formali potrebbe liberare da quegli uffici dove, sempre più confinati, non hanno neppure il tempo di un semplice e lento passeggiare nei corridoi, che da solo, nella sua semplicità, fa la differenza.

Eppure la tecnologia offre gli strumenti necessari, basti pensare alle candidature degli avvisi a valere sui fondi strutturali, oggi molto semplificate e che si limitano a pochi passaggi da svolgere per avanzare la loro proposta.

Perché in fondo, senza il presidio, il distacco tra chi dirige e approvvigiona le aule e chi le aule le vive, in modo diretto e indiretto, diventa un abisso, privando la scuola di quella ricchezza di relazioni indispensabili per sviluppare appieno le proprie potenzialità”.

Il Dirigente scolastico Castovinci ha concluso il suo pregnante articolo con un’evocazione rivolta al passato, indirizzata al presente e proiettata nel futuro: “Tempo di iscrizioni, quindi, un tempo per scegliere il domani che verrà, in un momento in cui si rimpiange il tempo che fu, quando, liberi dalla pandemia, potevamo vivere e viverci, assaporando il bello della nostra umanità”.

(Fonte: DeaNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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