Caiazzo. Monte Carmignano, riflessioni sull’eccidio: gradita ‘strenna’ dell’ex sindaco Niola Sorbo

Continua l’attivismo dell’ex sindaco Nicola Sorbo-cui in particolare si deve il gemellaggio fra Caiazzo e Ochtendung, borgo della Germania trans-renana in cui viveva il responsabile primo dell’efferato eccidio di Monte Carmignano- per ristabilire la verità sulle cause della tragedia, perpetrata nella notte fra il 12 e il 13 ottobre 1943 nelle campagne caiatine, dove i soldati tedeschi – in  ritirata – trucidarono e seviziarono senza pietà 23 persone inermi, per la maggior parte donne e bambini.

Ritenendo non esaustive le risultanze processali, per ristabilire la verità di tale spietato fatto di sangue, il nostro, dopo aver pubblicato un volume interessante quanto ricco di notizie ed elementi al riguardo, con l’intento di dare un ulteriore contributo alla verità, ha scritto e fatto stampare a proprie spese un opuscolo dal titolo inequivocabile: “Riflessioni sul processo per la strage nazista di Caiazzo”.

Opuscolo che, fino a esaurimento delle scorte, è in distribuzione gratuita presso la sede della Pro Loco, in piazza ex Verdi ove peraltro è disponibile a prezzo ridotto anche il citato volume dello stesso autore.

Una doppia “strenna”, indubbiamente gradita quanto utile, anche per tramandare ai posteri un tragico fatto di cronaca locale per molti, troppi anni dimenticato, se non volutamente occultato dalle autorità.

Un po’ come accaduto per il bombardamento sulla città effettuato pochi mesi dopo (per errore?!?) dai nostri neo alleati americani, cui mai nessuno ha ritenuto di dover chiedere neanche uno straccio di scuse, sebbene anche in tale occasione, oltre ai numerosi edifici distrutti, Caiazzo abbia dovuto contare oltre 20 innocenti vittime: colpevoli solo di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Sbaglio dei soldati americani che, nonostante la loro avanguardia militare, scambiarono il fiume Volturno per il Garigliano e il castello di Caiazzo per l’abbazia di Montecassino che pare fosse il loro vero obiettivo di morte e devastazione.

Uno spunto di riflessione per Sorbo, con l’auspicio che anche tale storia meriti la sua attenzione libraria?

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