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Addio ‘Mattinale’ della Questura e conferenze stampa dei Procuratori della Repubblica: ‘giustizia imbavagliata’?

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Prove di “bavaglio”: l’indagato sarà “A.” e “B.” presunto innocente.

CRONACA MUTA

Ecco le circolari delle Procure. I 5Stelle valutano di proporre un ddl che modifichi la legge sui rapporti tra pm e stampa.

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Il nome e il cognome saranno omissati o al massimo basteranno le sole iniziali. E poi per tutti gli indagati bisognerà assicurarsi che nei comunicati – unico mezzo consentito per l’informazione giudiziaria, insieme alle conferenze stampa – ci siano frasi che ne ribadiscano l’innocenza “fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili”. Eccola in concreto la legge sulla presunzione di innocenza, entrata in vigore il 14 dicembre. Norma che tra le altre cose impone ai procuratori di parlare con la stampa tramite comunicati ufficiali, consentiti solo quando la diffusione di informazioni è necessaria per proseguire le indagini o per altre ragioni di interesse pubblico, da valutare però di volta in volta.

Molte procure hanno già emanato le circolari: da Bologna a Tivoli, passando per Perugia, le indicazioni sull’applicazione del decreto legislativo sono già state scritte. Non a Roma e Milano, alle prese con il cambio dei vertici: si attende quindi l’arrivo di nuovi procuratori capo.

Ma mentre gli uffici giudiziari riorganizzano i modelli di comunicazione con la stampa, in casa M5S si sta riaccendendo una discussione sulla norma appena approvata e si valuta anche la possibilità di depositare un nuovo ddl che possa introdurre delle modifiche. Peraltro il deputato Vittorio Ferraresi, ex sottosegretario, due giorni fa in aula ha chiesto alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, di valutare “un’azione di intervento per modificare queste norme che ledono il diritto di un’informazione libera”. Una richiesta che si scontra invece con l’iniziativa (che non ha trovato terreno fertile) di Andrea Costa (Azione), promotore della legge, il quale invece al ministero della Giustizia ha chiesto di avviare, “attraverso l’ispettorato generale”, un monitoraggio costante dei comunicati e delle conferenza stampa delle Procure. “Sta emergendo la prassi di comunicati delle forze di polizia non rispettosi della presunzione di innocenza”, ha scritto in un ordine del giorno che è stato respinto nonostante il voto di Fratelli d’Italia e Italia Viva. Vedremo se i 5Stelle presenteranno un ddl e se le preoccupazioni sulla norma verranno recepite in via Arenula. Ma la legge è legge ed è già in vigore. E con essa le Procure hanno già emanato circolari. Come quella a firma di Francesco Menditto, procuratore capo di Tivoli. Nella direttiva si sottolinea che i comunicati stampa – autorizzati sempre dal procuratore capo – dovranno contenere “le informazioni ritenute ostensibili, rappresentando che i provvedimenti adottati in fase di indagine (…) non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini”. I nomi degli indagati “saranno indicati, se opportuno, con le sole iniziali salve esigenze di prosecuzione dell’indagine o di effettiva completezza dell’informazione”. La circolare contiene anche un esempio di come scrivere i comunicati. Eccolo: “Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito: che in data X il Comando di polizia giudiziaria X ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di A.B….”.

Nomi omissati è anche l’indicazione che viene data dalla Procura di Bologna alla polizia giudiziaria, con “attenzione massima – è scritto nella circolare dell’ufficio giudiziario – alla proprietà delle espressioni e del linguaggio utilizzati nei comunicati”. Assicurare sempre il (giusto) diritto alla presunzione di innocenza. Con buona pace però per il diritto dei cittadini a essere informati.

(DI VALERIA PACELLI – Il Fatto Quotidiano – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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