Castel Campagnano. Masseria Picone: l’elicicoltura diventa metodo di studio anche universitario
Elicicoltura: masseria Picone, prima azienda agrituristica del centro-sud ad allevare lumache, allarga ora orizzonti e prospettive: ‘scuola’ per aspiranti produttori di chiocciole e protocollo con la facoltà di agraria dell’Università Federico II° di Napoli
Il primo allevatore di lumache del Centro-Sud, Stefano Marra, il cui nome è legato all’azienda agrituristica Masseria Picone, ubicata sulle colline di Castel Campagnano, nel Casertano, dopo aver allargato sempre di più i suoi orizzonti e le sue prospettive al mondo della gastronomia e della cosmesi, si appresta ora a creare una rete di elicicoltori offrendo consulenza e consigli agli aspiranti produttori di ‘chiocciole’ che si apprestano ad avviare un campo di allevamento dei piccoli e pregiati molluschi.
Per approfondire le ultime novità del settore e toccare con mano la produzione delle lumache, una realtà che è oramai una vera e propria arte, oppure vedere come funziona un allevamento di lumache, per le quali è prevista un’alimentazione specificatamente selezionata, volta a favorire lo sviluppo ed il successivo sapore della chiocciola, è nata la Rete d’Impresa degli Elicicoltori italiani di cui è presidente Stefano Marra e vice presidente Antonio Pacelli, altro allevatore della ‘scuola Picone’ che rappresenta anche il marchio «Alvibio».
Un accordo sottoscritto da quasi 200 allevatori di tutta Italia in collaborazione con la facoltà di Agraria (sede Portici) della Università Federico II di Napoli, della oltre a quella della Coldiretti. Un traguardo importante che tutela la professione dell’elicicoltore (allevatore di chiocciole e lumache), ad oggi sempre più diffusa grazie anche al boom di prodotti cosmetici alla bava di lumaca.
Il protocollo d’intesa è finalizzato allo studio delle proprietà nutrizionali delle chiocciole, un esempio virtuoso di rapporti costruttivi tra enti locali, mondo scientifico e organizzazioni agricole. Le produzioni locali di questo tipo, innescano una circolarità virtuosa della economia e soprattutto un itinerario gastronomico unico non escludendo il benessere dell’animale. Ed è in questo contesto che è nato e si innesta il metodo «Masseria Picone», per aiutare proprio chi intende avviare campi di lumache e chiocciole.
Masseria Picone, racconta la storia di persone che hanno saputo fare impresa in agricoltura con coraggio ed intraprendenza, partendo da zero nel periodo di crisi del settore, quello più nero, convertendo l’azienda di allevamento di vacche da latte in allevamento elicicolo.
Una conversione che ha risollevato l’economia aziendale, con una linea cosmetica con bava di lumaca per la cura e la bellezza della pelle, i sughi con la lumaca e la creazione di un liquore che ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Un allevamento a ciclo biologico completo con le chiocciole che nascono e crescono all’aperto nutrendosi esclusivamente di prodotti seminati in azienda come cavolo cavaliere, radicchio e cicoria.
Nell’agritursmo, che è anche «Agripizzeria», è invece impegnata tutta la famiglia: in cucina c’è la moglie Annamaria e la pizzeria condotta dal figlio Giovanni, pizzaiolo contadino con esperienze apprese in altre attività legate al settore. In sala, lui e le sue due figlie. Marra junior si è anche aggiudicato la vittoria di un Oscar Green a livello regionale con un premio al “liquore alla lumaca”, distillato che ha avuto un grande successo all’ultimo Expo.
(Fonti: AGENPARL – Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)