Marcianise. Movida violenta: DASPO urbano a carico dei 5 protagonisti identificati dagli inquirenti
É stato emesso un provvedimento di DASPO urbano, da parte della questura che impedisce di fatto a cinque giovani di frequentare alcuni esercizi commerciali.
Il provvedimento di Daspo emesso dalla prefettura riguarda cinque persone che il 26 settembre si resero protagoniste di una rissa lungo via Mundo a Marcianise.
L’episodio di cosiddetta “movida” consistette in una rissa per futili motivi proprio all’interno della città di Marcianise; dopo l’identificazione da parte della prefettura di Caserta, con l’ausilio delle forze dell’ordine, ed opportune indagini ,è giunto ora il provvedimento di Daspo che dispone il divieto di stazionare anche fuori dagli esercizi commerciali per un periodo variabile fra sei e otto mesi, dalle ore 18:00 alle 6.00 del mattino seguente.
Qualche chiarimento su quello che è il provvedimento di Daspo urbano: per quanto riguarda le aree da cui la persona colpita da Daspo urbano deve allontanarsi, la legge fra riferimento anche ad alcuni luoghi precisi: “stazioni ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano” e “scuole, plessi scolastici e siti universitari, musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura o comunque interessati da consistenti flussi turistici”.
Il termine “Daspo urbano” è il modo con cui la stampa e i politici chiamarono questa misura per affinità con il Daspo, cioè il “Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive”, introdotto in Italia con la legge 401 del 1989 per combattere la violenza negli stadi vietando l’ingresso a persone già responsabili di disordini e aggressioni.
Se il Daspo originale, cioè quello sportivo, impedisce a persone pericolose di accedere agli stadi, il “Daspo urbano” serve a tenerle lontane da determinati luoghi di una città.
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