Caserta. Movimento 5 Stelle, considerazioni di un attivista: ‘deve ripartire dalle piazze’
Carlo Scalera, attivista del Movimento 5 Stelle, interviene dal suo profilo social sul dibattito che sta animando in questa fase politica il Movimento:
“A me interessa che il movimento si rimetta in piedi e scende tra la gente. Il fatto che ora Di Battista, in previsione delle prossime politiche voglia scendere in campo, per formare un’altro movimento, non penso come quello che gli ha dato popolarità, perché sarebbe un copia incolla e avrebbe vita breve, sarebbe solo un fallimento e forse con l’unico scopo di indebolire il nuovo movimento di Conte.
Dico questo e lo dico per esperienza, la politica, la buona politica, si deve fare con amore e disciplina, lealtà ed onore, ma se non ha il 51% devi -per forza -allearti con altri partiti (quelli più simili a te), perché chi fa le leggi è in maggioranza non all’opposizione, e se fai sempre opposizione non riesci neanche a misurare il grado di competenza della persona. È inutile nascondersi, anzi fatelo presente a dibba, il resto sono solo e saranno parole al vento, ma non voti.”
Per Scalera è chiaro e ovvio che bisogna riprendere dalle origini del movimento, tornando nelle strade, tra la gente, a stretto contatto con il paese reale e i problemi che quotidianamente i cittadini si trovano a fronteggiare.
Ogni mattina qualcuno non perde occasione per punzecchiarlo sull’argomento e sul suo appoggio alle posizioni assunte nei confronti del Governo. per questo ci tiene a fare alcune precisazioni:
“In questo governo il M5S non è alleato con nessuno. C’è dentro e ne fa parte per non autoescludersi dalla possibilità di dare il proprio contributo nel peggior momento di emergenza sanitario-economica del dopoguerra e per sorvegliare su come saranno spesi i fondi europei conquistati dall’ex premier Conte.
C’è una sola verità, è che molti sono entrati nel Movimento senza capire poco o nulla degli obiettivi da raggiungere, soprattutto senza capire che per ottenerli è necessario abbandonare la immobilità’ e chiudersi su posizioni duropuriste facendo prevalere il lavoro di squadra a scapito del proprio ego o, peggio, degli interessi personali. Conte, con i suoi stretti collaboratori hanno, fortunatamente, aperto una stagione nuova incentrata sulla riorganizzazione interna, sulla strategica distribuzione degli incarichi e sulla strutturazione territoriale, al fine di zappare per poi seminare su basi più solide e su una struttura più affidabile come tenuta a lungo termine.Molte critiche a Caserta, e su qualche territorio stanno accusando chi sta lavorando per rimettere su il movimento, vedrete il tempo ci dirà se questo lavoro sarà premiato in uno scenario politico sempre più caotico e cosparso di veleni di persone che invece di lavorare per il movimento stanno buttando merda addosso a chi ci sta mettendo la faccia.Ora dobbiamo avere come unico obiettivo che poi è sempre lo stesso: contrastare con tutte le forze la restaurazione dei peggiori. Ora dobbiamo prepararci a scendere tra la gente e come primo impegno, tutti insieme bisogna impedire che il pregiudicato sia eletto Presidente della Repubblica.
Detto ciò, -incalza- concordo e lo ripeto che si sta iniziando a lavorare bene, le piazze ci aspettano e ci applaudono, intanto è importante, quando si dice che Giuseppe Conte debba dare, prima, un’identità politica chiara e precisa al M5S ,ridare quella sensazione all’elettorato del m5s che anche da soli si può aspirare a prendere un 25-27%, al di là di una possibile alleanza con i partiti del Conte II tranne con Italia viva. E per fare questo deve ritornare sui territori, a Caserta con Agostino Santillo e Giuseppe Buompane e altri si è iniziato questo percorso, non facciamo ora che sono passate le amministrative, si ritorna di nuovo nell’oblio. Anzi cerchiamo di lavorare per dimostrare a Di Battista che benissimo può scendere al nostro fianco, perché tutti vogliamo un Italia migliore e ce la possiamo fare”.