Green pass flop o, forse, flop di certa stampa prezzolata, che vagheggia per poi denigrare?
Polizia, giornalisti e quasi zero No pass: “l’assalto al treno” è stato, si, un flop, ma mediatico.
Il canale Telegram per un po’ ha insistito: “Quando siete nel punto di incontro fatevi notare che siete lì per la protesta con un cartellone, tricolore o altro. Così la gente si aggregherà lì. Se tutti arrivano ma poi dopo 30 secondi se ne vanno perché non vedono altri, allora non si creerà mai una folla!”.
Poi ha mollato. Altri scrivono che sono stati loro a dire di non andare: “Era una trappola, la piazza è matura”. Certamente tutti sapevano che le forze dell’ordine non avrebbero consentito blocchi ferroviari e che la polizia postale indaga su “Basta dittatura!” e altri canali Telegram e non solo.
A Torino la Procura procede per istigazione a delinquere anche in relazione a reati di terrorismo e per la divulgazione di dati personali come i numeri di telefono di alcuni scienziati, tra cui l’infettivologo genovese Matteo Bassetti, stalkerizzato e minacciato sotto casa. E le tre aggressioni ai giornalisti hanno fatto salire la tensione.
Non c’è solo “Basta dittatura!”, peraltro. Sul canale “Io non mi vaccino”, 22 mila iscritti, molti erano contrari ai blocchi ferroviari. Ma le chat ribollono, anche se i toni sono un po’ scesi. Se non esiste un movimento no vax articolato come in Francia, c’è certamente una sensibilità diffusa, per quanto minoritaria, contro vaccini e Green pass. Basta guardare ai milioni di vaccinabili non vaccinati.
La piazza romana ha avuto un impercettibile sussulto quando appena fuori dalla stazione Tiburtina è comparso un drappello di neofascisti di Forza Nuova guidati da Giuliano Castellino, sorvegliato speciale con precedenti e carichi pendenti a non finire, ma organizzatore di diverse manifestazioni contro lockdown e pass.
Hanno messo uno striscione e occupato per un po’ le sedie di un bar. Non era un’idea loro il blocco ferroviario, “Basta dittatura!” è un’altra cosa. Anche perché Castellino non sarà nazista ma neppure identificherebbe mai l’odiata “dittatura” con una svastica.
“Non so chi siano, magari i Servizi”, dice. Ed è sicuro che “sabato alle 18, in piazza del Popolo, la gente verrà. Ci vogliono i capi-piazza, i gruppi. E ci sono: anche di compagni. Non si organizzano le piazze su Telegram”. Vedremo.
(di Alessandro Mantovani– Fonti: Il Fatto Quotidiano – Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)