Grazie a Lei, il Dap ha emanato il 30 giugno una circolare avente ad oggetto: “Avvento della stagione estiva. Tutela della salute e della vita delle persone detenute ed internate”. È stata applicata?
Cinque giorni fa ho scritto al Presidente del Dap Bernardo Petralia denunciando che le lodevoli note sul caldo e sulla ripresa dei colloqui in presenza sono totalmente disattese. Che senso ha emanare circolari che poi non sono rispettate? Ogni carcere è una repubblica a sé, le uniche circolari che sono applicate sono quelle repressive, quelle che rendono ancora più invivibile la vita detentiva. La nota prevedeva che l’ora d’aria fosse spostata in orari meno caldi: niente da fare, dappertutto l’orario è rimasto quello di sempre, dalle 13 alle 15, quando il sole è a picco. Lo sa perché? Perché non ci sono agenti a sufficienza! Alle 16 in tutte le carceri italiane non c’è più nessuno del personale, tranne qualche sporadico agente. Quel poco che si muove di giorno si ferma: tutti chiusi in cella aspettando che passino le 15 ore che li porteranno alle 7 del mattino.