4

 

“I suoi studi sulla Morfopsicologia sono estremamente interessanti ed attuali, pur riprendendo motivi che hanno da sempre interessato le generazioni passate. La Morfopsicologia è la scienza che studia le corrispondenze tra le forme del viso ed i tratti della personalità; da sempre l’umanità ha tentato di darsi dei parametri per determinare con certezza il significato dei tratti del volto. A differenza della Fisiognomica, non considera il volto in modo statico, ma in continua trasformazione dinamica; ogni singolo elemento del volto assume significati che possono essere diversi a seconda del contesto in cui si inserisce, per cui possiamo affermare che la Morfopsicologia è lo studio dinamico del volto durante il suo percorso di vita ed in base allo stile di vita che intraprende”.

 

“Nel suo ultimo lavoro, “Alimentazione e disfunzioni biologiche nei delitti di Hitler”, Bartolomeo Valentino vuole analizzare ed, umilmente spiegare il mistero di una personalità tra le più misteriose ed inquietanti del secolo scorso, quella di Adolf Hitler, generatore di odio razziale, al contempo capace di esercitare un fascino ambiguo su immense folle pronte a sposare i suoi perversi ideali. Il seguire da parte del dittatore e della sua più intima compagine militare una dieta vegetariana potrebbe spiegare, in parte, la loro aggressività, violenza e crudeltà, inconcepibile causa della più grande strage umana dell’epoca moderna. La dieta vegetariana fa sì che all’organismo non venga portata la giusta quantità di triptofano e serotonina, la cui carenza comporta deviazione comportamentale”.

“L’Autore, che già aveva affrontato l’argomento in una delle sue precedenti opere (Alimentazione e Violenza), riesce in quest’ultima fatica ad eseguire un’analisi accurata della figura del dittatore, che ne esce personaggio più complicato ed ambiguo del solito, capace di promulgare leggi mirate a proteggere gli animali nello stesso momento in cui perpetrava quella che, forse, è stata la più grande strage dell’umanità. Ringrazio l’Autore, che attraverso la sua opera, mi ha concesso di addentrarmi nei vicoli del suo scibile, regalandomi una lettura piacevole densa di nozioni scientifiche, partendo dalle quali, si è proiettati verso uno studio introspettivo, che mette in evidenza la netta correlazione tra materia e pensiero”.