‘Regno delle due Sicilie’, Francesco Secondo: morfopsicologia e storia del re detto ‘Francischiello’
All’età di 22 anni gli fu imposta come moglie Maria Sofia di Baviera, sorella di Elisabetta (la famosa Sissi) e moglie di Francesco Giuseppe, Imperatore d’Austria.
Nonostante la giovane età -17 anni- Maria Sofia era bellissima, molto esuberante, disinibita e con una personalità molto forte.
Quindi iniziava un rapporto di coppia in cui il partner cosiddetto dominante era la moglie e Francesco II il sottomesso.
Subito dopo il matrimonio, morì Ferdinando II e toccò al ventitreenne Francesco II diventare Re delle due Sicilie.
Visione d’insieme
Nel complesso siamo di fronte ad un giovane timido, introverso, concentrato. Traspare il senso di disagio ed oppressione che l’ambiente familiare ed i suoi precettori esercitavano.
Dei tre piani del viso quello dominante è il cerebrale con fronte ampia, molto differenziata, occhi infossati, sopracciglia folte e ricoprenti gli occhi.
Sono elementi morfologici di grande concentrazione, mentre la fronte ampia lo predispone ad una certa interiorizzazione. Sono aspetti dl un morfotipo che non corrispondono a quelli di un giovane normale.
Era troppo appesantito da una educazione opprimente, senza affetto vivendo in uno stato di isolamento continuo. A questo giovane non fu possibile sviluppare la sua spontaneità né ebbe mai esperienze di vita. Per questo pagò un prezzo molto alto allorquando, a 23 anni, divenne Re.
Il piano affettivo o medio si presenta molto ritratto con distacco netto tra piano cerebrale ed affettivo alla radice del naso. Le narici sono strette con punta leggermente arrotondata, timido segno di dilatazione-estroversione. Il piano inferiore o istintuale è molto carente con mento piccolo ed arrotondato, anche se la rima buccale si presenta ad arco di Cupido, che dimostra una certa sensibilità e senso estetico. Le stesse orecchie molto grandi, soprattutto la parte superiore, confermano la tendenza ad una certa interiorizzazione che in quell’età significa pesantezza e disagio nei rapporti con gli altri.
Si legge sul viso un senso di preoccupazione, quasi di spavento di fronte ad uno evento eccezionale ed inaspettato di essere diventato Re delle due Sicilie in età molto giovane e senza alcuna esperienza. Nel piano cerebrale colpisce la presenza di rughe frontali, occhi piccoli ed infossati con sopracciglia folte. Sono tutti segni di concentrazione e riflessività. Anche perché doveva far fronte a tradimenti e problemi causati dai suoi familiari.
A livello del piano affettivo si evidenzia una profonda ritrazione latero-nasale, che sta a significare selezione dei rapporti. ll piano istintivo addirittura presenta le rughe dell’amarezza agli estremi della rima labiale. Si sentiva impacciato, bloccato, senza alcuna risolutezza. Francesco II era destinato ad essere un perdente ed uscire dalla Storia.
Periodo di Gaeta
L’assedio di Gaeta durò tre lunghissimi mesi iniziando il 13 novembre 1860. Infatti Francesco II dovette arrendersi il 13 febbraio 1861.
Tutto il mondo riconobbe a Francesco II e a sua moglie, definita l’eroina di Gaeta, un grande coraggio, senso di determinazione, capacità decisionali, una grande forza d’animo. Aspetti della personalità che non erano certamente presenti durante il periodo del regno attivo. Ma alla fine, sempre per evitare ulteriore spargimento di sangue, e ciò dettato dalla sua profonda fede, dovette arrendersi e partire per Roma, ospite del Papa Pio IX molto legato alla dinastia dei Borbone. Iniziava la prima parte del suo esilio che, protetto dallo Stato Vaticano, durò una decina d’anni.
La Morfologia del viso ci suggerisce dolore e anche rabbia, nonché determinazione per tentare un estremo intervento per salvare il regno. A livello del piano superiore colpiscono le rughe verticali tra le due arcate sopracciliari. Esprimono estrema concentrazione e riflessività, nonchè preoccupazione per quanto stava avvenendo. Siamo al massimo delle preoccupazioni. Compare chiaramente nel piano affettivo la Ritrazione latero-nasale, dunque diffidenza nei confronti di chi gli stava attorno. Nel piano istintuale, accanto alle rughe dell’amarezza (rughe discendenti alle estremità della commessura labiale) colpiscono gli angoli mandibolari molto marcati. Stanno a significare un senso di ritrovata forza ed energia, nonché determinazione.
(Di Bartolomeo Valentino (*) Già Professore di Anatomia Umana –II Università di Napoli – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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