Da Caiazzo a Roma, 40 anni dopo, don Valter Insero commenta in TV l’attentato a Papa Wojtyla

Grande soddisfazione, non solo tra i fedeli caiatini, per il ruolo sempre più prestigiosoattribuito a don Valter Insero, sacerdote originario della frazione caiatina SS. Giovanni e Paolo ma ormai autorevole figura del mondo ecclesiastico capitolino, non solo quale cappellano della RAI e parroco della Chiesa degli Artisti, ma anche quale responsabile delle comunicazioni per la diocesi romana, apprezzato scrittore e commentatore di eventi salienti, sempre del comparto ecclesiastico.

Come il quarantesimo anniversario dell’attentato a papa Giovanni Paolo II, al secolo Carol Wojtyla, avvenuto il 13 maggio 1981, cioè esattamente 40 anni fa.

Memorabile, nel primo anniversario della ricorrenza, la visita del compianto pontefice al santuario di Fatima per rendere omaggio alla Madonna in quanto, se il diavolo aveva diretto verso il suo costato la mano di Ali Agca, la Vergine aveva deviato la traiettoria del proiettile, che aveva solo sfiorato organi vitali.

Non meno rimarchevole la visita del pontefice all’attentatore che, dopo il perdono del Papa, ottenne la grazia e tornò in Turchia, ove tuttora vive.

Eventi significativi della straordinaria personalità di quel papa, santificato dal suo attuale successore al Trono di Pietro.

Ebbene, a delineare in TV la straordinaria figura di papa Wojtyla, nel quarantennale del folle attentato, su La7, emittente che nel pomeriggio di giovedì 13 maggio all’evento ha dedicato un servizio speciale, è stato chiamato proprio il saggio sacerdote originario di Caiazzo.

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