Incontri nati sul web: dal virtuale al reale spesso a decidere è un estraneo: il fato
Quando si naviga in internet si entra in un mondo ignoto che a tratti incuriosisce e a tratti spaventa.
Si vive una contrapposizione di forze interiori che si attraggono e nel contempo si respingono.
E quando nessuna delle due prevale realmente, finiscono per annullarsi a vicenda, relegando la materia nel suo status quo ante. Ma è davvero così difficile dare una svolta alla propria esistenza?
Attraverso il web si spera di trovare una rapida scappatoia da attraversare, per fuggire dai problemi che attanagliano la propria vita.
Si giunge così a fare conoscenze con tante persone e quando una di esse bussa con più vigore alla nostra porta, il cursore si ferma.
Non si fa più caso né al sesso né all’età: si spera solo che quella persona possa rappresentare il momento della svolta.
E quando si realizza che c’è qualcuno disposto ad aiutarci e ad accogliere quel grido di dolore soffocato da tempo, uno scambio di battute diventa la molla perfetta per lasciarsi andare.
Le differenze di età si azzerano, le distanze si annullano, attraverso un contatto visivo, seppur virtuale: si inizia ad intravedere forse uno spiraglio di luce e ogni giorno che passa diventa una continua scoperta di sé stessi.
La giornata inizia con un sorriso ed anche una cosa semplice, come un’abluzione, può trasformarsi in qualcosa di piacevole.
Si avverte il desiderio di essere avvolti quanto prima da un’abbraccio reale che possa servire a dimenticare il passato e ad affrontare una nuova esistenza.
Ma proprio quando l’occhio della telecamera si spegne ecco che si accende quello critico della realtà.
Così ci si rifugia di nuovo nella propria tana e si diventa nuovamente preda delle paure per ciò che non si conosce. Come una reazione a catena ci si barrica nei propri pensieri, cercando di fare chiarezza dentro di sé, ma facendo comunque tesoro dei consigli ricevuti perché la voglia di cambiare c’è sempre.
E in cuor proprio si spera che l’altra persona ci comprenda e ci sia vicina senza tentannamenti, senza condizionamenti.
E anche se questa comprensione non ci fosse, un grido disperato implorerà comunque la sua presenza, affinché ci veda crescere in ogni caso, tenendoci la mano e supportandoci nei momenti più difficili.
E si può scoprire che il virtuale non è poi così virtuale se c è la voglia di venirsi reciprocamente incontro e dare così una svolta alle nostre esistenze: fato!
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)