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Caiazzo. Comune: consigliere espulso per 3 assenze, ma assessora tollerata (e pagata) da 6 mesi?

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La incoerente amministrazione Giaquinto viaggia su doppio binario: Ruggieri dichiarato illegittimamente decaduto per tre assenze debitamente giustificate, l’assessora Fasulo ancora in carica nonostante da ottobre non partecipi più alle sedute di giunta comunale, ma percepisce ugualmente l’indennità di carica: è ora che si dimetta!

Perché il Sindaco Stefano Giaquinto e la sua maggioranza di Uniti per Caiazzo non hanno ancora dimissionato l’assessora Teresa Fasulo che, dallo scorso mese di ottobre, risulta sempre assente alle sedute della Giunta comunale, ma incassa mensilmente lo stipendio?

Forse per lei non valgono le stesse considerazioni di tipo politico e morale addotte appena una settimana fa per dichiarare illegittimamente la decadenza del capogruppo consiliare di minoranza Michele Ruggieri?”.

A chiedere spiegazioni è il gruppo “Caiazzo Bene Comune” che denuncia la posizione di assenteista cronica della delegata all’Agricoltura dell’amministrazione Giaquinto aggiungendo:

Non più tardi di una settimana fa, la maggioranza ha votato compatta la decadenza del consigliere Ruggieri, un atto dovuto, secondo loro, in quanto stabilito dal vigente Statuto comunale. Il consigliere Mondrone, nel corso del suo intervento, sottolineava, con riferimento alle prioritarie esigenze di servizio nell’Arma dei Carabinieri rappresentate dal consigliere Ruggieri a fondamento delle proprie assenze alle riunioni dei 3 consigli comunali precedenti, che ‘non è normale, perché alla richiesta del consenso elettorale, ogni consigliere si è presentato garantendo la rappresentanza dei cittadini, senza alcun subordine, e non sempre senza difficoltà. Tutti noi sacrifichiamo lavoro ed affetti, per il dovere che sentiamo nel rappresentare chi ci ha affidato l’amministrazione della città e, spesso, senza nemmeno il diritto ad alcun permesso retribuito’.

Un’appassionata lezione morale, avallata ovviamente dall’intera maggioranza con voto unanime, con tanto di tono sanzionatorio e chiosa finale del Sindaco.

Peccato, però, che una simile, corale levata di scudi, in una ai riferimenti ad una profonda e convinta adesione ai valori morali, al senso di responsabilità, al dovere di partecipazione e al mandato di rappresentatività dei consiglieri, svaniscano d’incanto quando ad assentarsi sia un componente della maggioranza e, in particolare, un membro della Giunta comunale.

Ci riferiamo alle assenze maturate dall’assessore Teresa Fasulo che, dal 26 ottobre 2020 ad oggi, è risultata assente a ben 15 su 16 riunioni di Giunta.

Presente, invece, il 30 novembre 2020 –fanno notare Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca– quando, all’ordine del giorno, compariva l’atto di indirizzo per la costituzione del centro di promozione dei prodotti tipici del territorio da ospitare nei locali dell’Infopoint comunale. Solo una coincidenza?

Certo, si dirà che lo Statuto non contempla la decadenza degli assessori per ripetute ingiustificate assenze e, quindi, in punta di diritto la sua condotta non è sanzionabile.

Ma se nel corso delle 15 riunioni snobbate dall’assessore Fasulo sono stati discussi e deliberati dall’organo esecutivo n. 65 provvedimenti, alcuni dei quali di estrema importanza per la gestione amministrativa e finanziaria dell’Ente e lo sviluppo economico-infrastrutturale del paese, dal succitato punto di vista ‘morale’ la questione non è oltremodo più grave visto che la stessa percepisce, proprio per la sua qualità di assessore, l’indennità mensile di € 451,70 a carico delle casse comunali e, quindi, dei cittadini?

Non risulta che le assenze della Fasulo siano state determinate da motivi di salute.

Prova ne è che la stessa risultava assente, per l’ennesima volta, alla riunione di Giunta del 31 marzo corrente, salvo poisottolinea l’opposizione– affrettarsi a partecipare al Consiglio del 2 aprile.

Finora, per una questione di stile e correttezza formale, noi consiglieri di minoranza non avevamo sollevato il problema, ritenendo che la scelta adottata dalla Fasulo fosse legata a ragioni di rilievo familiare.

Ma, per le stesse ragioni, non accettiamo lezioni morali da nessuno, tanto meno da questa maggioranza che bene avrebbe fatto ad affrontare il tema della decadenza limitandosi ad aspetti giuridici, senza avventurarsi in considerazioni e rimarchi che hanno dell’offensivo.

A questo punto, per le stesse ragioni morali sventolate dalla maggioranza, ci attendiamo dall’assessora Fasulo un coraggioso quanto dovuto atto di responsabilità con la presentazione delle proprie dimissioni, prima che noi –conclude la nota di Caiazzo Bene Comune– si proceda a richiedere al Sindaco, con atto formale, di decretarne la sostituzione”.

(Caiazzo Bene comune – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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