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I FUNAMBOLI DELLA F1

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I funamboli della Formula Uno, si va verso l’inizio della stagione motoristica ancora con le porte chiuse, inizio e prima gara dell’anno in Bahrain, nei petrodollari degli Emirati Arabi, tutta un’incognita la stagione motoristica ma le Mercedes ed il solito Lewis Hamilton il n. 44 sulla freccia nera partono inevitabilmente con i favori del pronostico.

Ma raccontiamo un po’ quali e chi sono stati i grandi funamboli di questo sport, che hanno fatto la differenza poichè la differenza la fanno appunto gli uomini e l’uomo conterebbe o conta di più del  mezzo meccanico i pionieri di questo sport che risulta relativamente giovane.

Qual’è il vostro pilota preferito ????

Ce ne sono stati tanti tantissimi, che hanno avuto fama gloria e successo ma che poi in fondo sono persone normali, normalissime, che però sono riusciti ad avere qualcosa, ad ottenere anche una discreta fama come detto anche se alcuni, molti ci hanno lasciato le penne o la pelle, tra tutti Ayrton Senna morto ad Imola in terra italiana, il brasiliano amatissimo 3 volte campione del mondo con McLaren Honda una macchina fantastica che con Prost, ha divorato gli avversari dandogli ‘una pista’ di distanza, ma che ha visto anche il duello senza esclusione di colpi, tra i due funamboli della F1 in quanto anche il francese Alain Prost, ha vinto quattro volte il titolo del mondo, l’alloro iridato dell’arcobaleno, anche in terra francese,  su Mclaren motorizzata prima Renault, poi Mclaren Honda,infine l’ultimo iride sulla Williams.

Tanti altri i campioni del mondo amatissimi come Fangio l’argentino che ha trionfato cinque volte e che ha vinto e stravinto  anche ad una età non più giovanissima ossia, dopo i 40, correndo con grandi case automobilistiche come Alfa Romeo, ma anche Ferrari. Italiani che si possono ricordare ce ne stanno  pochi chissà come mai da menzionare sicuramente il mantovano Tazio Nuvolari che aveva una guida particolarissima molto di traverso al limite o quasi la cui fama e leggenda lo precedeva e che ha avuto anche una storia di vita privata molto molto particolare che ha visto il pilota perdere i propri figli (si dice che sia la cosa peggiore veder morire un figlio prima di un genitore). Ad ogni modo, la guida di TAZIO NUVOLARI fu imitata passateci il termine, copiata ed incollata da un altro grande della Formula uno, non vincente però, l’aviatore Gilles Villeneuve, che però è stato amatissimo dai tifosi della rossa nonostante abbia vinto appena sei (solo 6) gran premi in rosso lasciando un vuoti incolmabile quando ha abbandonato questa terra, col il tragico incidente avvenuto a Zolder in Belgio anno 1982, giorno 5 maggio (ei fu….verrebbe da dire…).

Ronnie Peterson anch’egli morto in incidente tragico con la sua monoposto che dopo la partenza ha preso fuoco, Cevert francese con la fama di latin lover, che è stato compagno di squadra di J. Stewart lo scozzese che però poi è morto anch’egli in un tragico incidente stradale con la sua monoposto blù e che era molto ben voluto oltre che stimato proprio da quello che diverrà, tre volte campione del mondo appunto Jackie Steward che come A. Prost poi fonderà una monoposto tutta sua che debutterà nel circus della F1 vincendo poco (la Prost non vinse neanche UNA corsa).

Tra i grandi della F1 ci sta anche Arturo Merzario italiano che è stato l’angelo salvatore di Niki Lauda negli anni ’70 e che lo ha tirato fuori da una Ferrari semi distrutta ed avvolta dalle fiamme, grande estimatore di Hamilton.

Alberto Ascari, l’eccezione a tinte tricolori ha vinto i mondiali di F 1 negli anni 1952 e 1953,, rivale di J. M. Fangio in quegli anni irripetibili dove l’elettronica non c’era e la differenza la faceva l’uomo più che il mezzo poichè nella F1 il connubio deve essere totale, macchina vettura monoposto con un ‘ intesa quasi mistica secondo quando diceva il grande Ayrton Senna.

Di italiani vincenti ce ne sono pochi (A. Ascari l’eccezione) snobbati dalla Ferrari per un ‘esterofilia vera o presunta che ha visto pochi piloti sedersi sul marchio italiano più famoso nel circus della Formula Uno, con Michele Alboreto eccezione appunto in rosso che ha vinto poco e niente solo qualche gran premio, R. Patrese giunto sino in Williams ma non vincente

Altri piloti funamboli da citare sicuramente il grande Michael Schumacher (col figlio che è approdato in F1 con la modesta HAAS e si appresta a fare il suo esordio).

Nigel Mansell il leone inglese degli anni 1980/’90 grande rivale di Prost e Senna che ha vinto anche lui  un mondiale con la Williams.

Ce ne sono tanti che potremo citare, Kimi Raikkonen ‘iceman’ ultimo pilota con la rossa a vincere un iride mondiale per un solo punto ad Interlagos.

Ancora Fernando Alonso lo spagnolo che con  la Benetton azzurra ha posto fine all’egemonia di kaiser Schumacher e che ora è tornato nel circus di F1 nonostante i suoi 40 anni passa.

Impossibile non menzionare il n. 44, la freccia nera Hamilton arrivato a quota 7 mondiali che quest’anno punta ancora all’iride n. 8 già pluri dercorato pilota Mercedes che già ora vanta numerosi, numerosissimi record di gente come Senna e Schumacher in bilico sino all’ultimo per la sua età 38 anni non più giovanissima al centro di una diatriba contrattuale di soldi con la sua scuderia la Mercedes Petronas che con il colosso petrolifero lo stava appiedando, ma l’anglo caraibico impegnato anche nella lotta al razzismo non ha appeso la tuta al chiodo come si suol dire.

L’ex pilota in rosso Sebastian Vettel che con la Red Bull ha vinto quattro mondiali e oggi corre l’ambiziosa Aston Martin di colore verde (verde speranza) che sotto sotto magari sogna una piccola rivalsa nei confronti della Ferrari che lo ha appiedato prima del tempo scegliendo il più giovane Leclerc come prima guida e, lasciando il sedile vuoto riempito dallo spagnolo Carlos Sainz.

James Hunt l’inglese che ha vinto una volta soltanto il testa al mondiale per una gara in tutta la sua carriera, la decisiva però sotto il diluvio del Fuji in Giappone con lo storico ritiro di N. Lauda che abbandonò la corsa sotto l’acqua reduce dall’incidente sempre di quell’annata al Nurburgring

Qualche foto sooto

Fangio Juan Manuel nel riquadro sotto

nuvolari

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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