Aumentare la vigilanza sul web

Web, un pericolo per i più giovani : è essenziale che famiglia e Istituzioni, ma soprattutto la scuola intervengano attuando non solo conrolli ma misure di prevenzione

NAPOLI – Il web diventa sempre più insidioso. Cresce la preoccupazione per vicende  che coinvolgono gli adolescenti e persino i pre-adolescenti.

Dolorose vicende rimbalzano sulla cronaca: condizionamenti psicologici, cyberbullismo, adescamenti che vengono posti in essere attraverso il web e i social media.  Non solo i giovani, ma anche la società è coinvolta  in fenomeni di intolleranza collettiva, esclusione sociale, violenza giovanile. O giochi estremi che non vogliamo neanche nominare.

Il rapporto tra genitori e figli è certamente fondamentale: i minori che accedono alla rete senza controllo non sono in grado di fare uso corretto e consapevole di Internet.

Rimane dunque importante il ruolo delle Istituzione nell’attuare specifiche norme giuridiche, ma è soprattutto la Scuola, quotidianamente vicino ai più giovani. Informare i ragazzi capillarmente su questi nuovi pericoli, diventa così la prevenzione più efficace.

Domenico Falco, presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania da sempre impegnato nella campagna @scuolasenzabulli, ha così commentato: Sono vicino alla famiglia del bambino napoletano, appena undicenne, che si è tolto la vita in circostanze drammatiche. Lasciamo lavorare la magistratura affinché si faccia piena luce sull’accaduto. Tuttavia, secondo alcuni elementi che sembrano emergere dalle indagini, la giovane vittima sarebbe rimasta prigioniera di un gioco estremo on line. Se confermata l’ipotesi, si impone una seria riflessione sulla necessità di rafforzare ulteriormente la vigilanza sul web da parte delle forze dell’ordine. Voglio ricordare che in seguito al lockdown abbiamo assistito a una esplosione dei fenomeni di cyberbullismo, zoombombing, veri e propri agguati tra minori organizzati on line, per non parlare di tutto ciò che accade nel deep web.

Il Corecom sta realizzando un’attività di prevenzione e informazione nelle scuole della Campania, ma adesso serve stringere le maglie di una rete istituzionale che coinvolga anche studenti, famiglie, docenti, esperti del settore e forze dell’ordine, per arginare questi fenomeni. 

È nostra intenzione proseguire sulla strada del confronto diretto con i giovani per metterli in guardia dai pericoli della Rete e offrire loro tutti gli elementi necessari a difendersi dalle insidie del web. Accanto a questo auspico la progressiva introduzione nell’offerta formativa degli istituti scolastici di corsi di educazione digitale che possano formare non solo gli studenti ma anche le loro famiglie su questi temi. Il Corecom è pronto a scendere in campo con ogni mezzo possibile a difesa dei nostri giovani. 

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