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Attualità

50 uomini della Brigata “Garibaldi” a sostegno di Polizia e Carabinieri a Mondragone

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MONDRAGONE – Resta alta la tensione nei palazzi ex Cirio di Mondragone, dove è stata istituita una zona rossa per un focolaio di contagi nella comunità di braccianti bulgari. Dopo le aggressioni fra la comunità romena e quella italiana, il Ministro degli Interni ha fatto arrivare 50 militari dell’Esercito Italiano ed altre decine di effettivi della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri al fine di contenere il focolaio di contagio ed evitare ulteriori aggressioni.

I 50 militari dell’Esercito Italiano arrivati a Mondragone appartengono tutti alla Brigata “Garibaldi” di Via Laviano a Caserta. Nella fattispecie si tratta di 50 militari appartenente al 21° Reggimento Genio Guastatori agli ordini del Colonnello Umberto CURZIO, che proprio venerdì, 19 giugno 2020, aveva sostituito, nell’Operazione “Strade Sicure” e “Terra dei Fuochi”, il 9° Reggimento Fanteria “Bari” della Brigata “Pinerolo”. Operazione di cambio del comando avvenuto a Palazzo “Salerno”, sede del Comando delle Forze Operative Sud alla presenza del Generale di Corpo d’Amata Rosario CASTELLANO.

Quindi l’Esercito è intervenuto su un altro “fronte”, quello della zona rossa degli ex Palazzi Cirio. Un “Obbedisco” a cui gli uomini e le donne dell’Esercito prontamente hanno ottemperato. Gli oltre 1.000 uomini e donne dell’Esercito in supporto alle forze dell’ordine, sono impiegati nelle province di Napoli, Caserta e Salerno per garantire la sicurezza di 26 obiettivi sensibili, vigilare e controllare siti con 9 pattuglie dinamiche, contrastare il fenomeno degli sversamenti illeciti di rifiuti speciali nella cosiddetta “Terra dei Fuochi” e sorvegliare, con ulteriori 6 pattuglie, settori del territorio individuati di volta in volta dall’autorità prefettizia.

Inoltre, l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19 ha reso necessaria, la rimodulazione dell’Operazione “Strade Sicure”; in particolare in Campania, grazie ad un ulteriore incremento di personale, si è potuto accrescere la sicurezza dei territori, arginando la diffusione del virus, e raggiungere così ulteriori traguardi. Per tornare a Mondragone sono stati effettuati 730 tamponi e si valuta la chiusura dell’attività. “La Campania è una regione a contagio zero al netto del focolaio di Mondragone. Non abbiamo più contagi”. È netto il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nella consueta diretta streaming del venerdì, riferendosi al focolaio individuato in quattro palazzi abitati in parte da senzatetto italiani e da cittadini bulgari e rom.

“Abbiamo dovuto fare i conti con questa realtà in termini di degrado, tensioni e illegalità” – ha spiegato De Luca – “Nelle prossime settimane, mesi, dovremo fare questo lavoro snervante e difficile per garantire il contagio zero”. De Luca ha ricostruito poi quanto accaduto nella città del litorale domitio, dalla scoperta di una donna positiva al coronavirus perché si era recata a partorire nell’ospedale di Sessa Aurunca, fino all’individuazione di tutti i suoi contatti e all’accertamento, attraverso i tamponi, di altri residenti positivi.

Poi la fuga di 19 bulgari, ritrovati poi nella piana del Sele e tutti risultati negativi al virus. E infine le tensioni degli ultimi due giorni e l’arrivo dell’esercito a presidiare i palazzi ex Cirio, dopo un colloquio con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Abbiamo scoperto decine di persone ammassate e qualcuno, italiano, che affittava in nero. C’è anche chi specula in queste situazioni e nessuno si è mai accorto di niente. C’è un problema ultra decennale e tutti si sono voltati da un’altra parte, anche chi oggi apre la bocca”.

Notizie false in circolazione “Ho sentito anche alcune notizie false – rileva De Luca – su differenze nelle forniture alimentari tra italiani e bulgari. E’ falso. Noi ci rapportiamo agli esseri umani, non alle nazionalità o ai Paesi. Garantiamo a tutti le forniture alimentari, di medicinali di pannolini”. Il governatore aggiunge poi di aver contattato l’ambasciata bulgara affinché un rappresentante sia presente nell’area per garantire che i residenti rispettino le regole della quarantena. Non si entra e non si esce “Abbiamo detto che da lì non si esce – precisa De Luca – e non si esce. Abbiamo fatto a oggi 743 tamponi e i positivi sono 43.

Allargheremo anche agli edifici del circondario per verificare che il contagio non si sia diffuso”. E invita al rispetto delle norme che prevedono l’uso della mascherina anche all’aperto nella città dove sono presenti due camper per consentire ai cittadini di sottoporsi al tampone. “A Mondragone è vitata qualunque manifestazione o assembramento – conclude De Luca – chi fa agitazione o manifestazioni danneggia Mondragone. Bisogna stare tranquilli, perché se c’è assembramento e da lì viene fuori un positivo, rischiamo di moltiplicare il contagio. L’obiettivo che abbiamo è di spegnere il focolaio”.

L’articolo 50 uomini della Brigata “Garibaldi” a sostegno di Polizia e Carabinieri a Mondragone proviene da BelvedereNews.


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