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Attualità

La DENUNCIA :IL BORGO BORBONICO DI SAN LEUCIO AVVIATO VERSO UN’INEVITABILE MORTE

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Caserta.  ” Il REAL SITO DI SAN LEUCIO  E’ AVVIATO VERSO UNA INEVITABILE MORTE”.

L’avvocato Annibale Bologna, ex segretario della Pro Loco di San Leucio durante la Presidenza di Donato Tartaglione,  in un’intervista rilasciata in esclusiva  a Belvedere News, lancia un grido di allarme  circa la mancanza  di progettualita’ nei nostri territori e che investe, in modo prepotente, il Borgo Borbonico di San Leucio.

“La Pro Loco di San Leucio – spiega Bologna- si e’ distinta, negli anni, nel proporre inziative  finalizzate alla rivalutazione del Borgo reale, gia’ patrimonio UNESCO, attraverso opere di bonifica del territorio nonche’ attraverso l’organizzazione  di eventi volti ad  attirare un sensibile  pubblico (campano e non) e, soprattutto, i  giovani al fine di far loro apprezzare e rivalutare i nostri beni storici monumentali.

Il Borgo Borbonico di San Leucio e la zona sovrastante della Vaccheria sono da lungo tempo in oggettiva situazione di abbandono e degrado.

Cio’ nonostante il periodico annuncio, da  parte dell’Amm.ne Comunale, di interventi conservativi di restauro atti a  rivalutare il Sito Reale.

Ne consegue che, in concreto siano soprattutto le Associazioni “no profit” locali (Pro Loco, Corteo Storico, Comitato di Quartiere, tanto  per citarne alcune) a porsi il problema relativo alla predisposizione delle basi atte al rilancio turistico ed economico del luogo.

Nello specifico, occorre evidenziare che la struttura monumentale  del Belvedere necessita di un’attenzione sempre piu’ concreta e mirata.

Difatti, l’ultimo concreto intervento  di recupero  monumentale e’ stato posto in essere  a cavallo degli anni ’70 ed  ’80, quando fu investita un’ingente somma  (diversi miliardi delle vecchie lire) attraverso l’utilizzo di fondi europei che permisero non solo la ristrutturazione dell’immobile bensi’ anche il restauro degli antichi telai, con la creazione di un museo.

Eppure San Leucio  e’ conosciuta nel mondo per le sue stoffe  di seta che ancora oggi decorano le stanze  del Quirinale e di Palazzo Pitti in italia, della Casa Bianca  e di Buckingam   Palace all’estero (solo per fare qualche nome).

Dalla sua istituzione e sino ai giorni nostri, la Pro Loco di San Leucio si e’ distinta per iniziative che hanno interessato la salvaguardia dei monumenti e il “verde” locali, attraverso la “bonifica” delle due fontane monumentali presenti dopo il cancello di entrata al borgo nonche’ degli scaloni  che portano  alla bellissima chiesa intitolata a San Ferdinando. Sino ad interventi plurimi che hanno interessato il “verde” ivi presente e la pulizia delle stradine interne della localita’

Opera dell’Associazione sono stati anche eventi culturali di rilievo che spaziano dalla musica al genere letterario.

Per detta attivita’ la Pro Loco si e’ avvalsa sia un Infopoint di proprieta’ comunale sia di una sede operativa ubicata in una delle stanze del Belvedere.

Successivamente, questi due strumenti operativi sono venuti meno in quanto legati ad unilaterali decisioni comunali.

Ovviamente e di conseguenza, la Pro Loco, non potendo piu’ utilizzare tali essenziali e vitali beni, suo malgrado, ha visto raddoppiare i suoi  sforzi finalizzati alla rivalutazione del borgo, sforzi che ancora oggi sono posti in essere sotto la guida del sodalizio da parte del Presidente pro tempore,  Domenico Villano.

L’ex segretario del sodalizio  rimarca con forza ed amara  tristezza detta stato di cose che,  di fatto, rende  problematico il coinvolgimento dei giovani che, viceversa, potrebbero essere interessati a progetti correlati  alla missione produttiva  del borgo e, viceversa, non costretti a scappare  via per trovare lavoro e sostentamento.

Nell’ultimo periodo si e’ parlato di ulteriori fondi europei in disponibilita’ dell’attuale Amministrazione Comunale finalizzati al recupero ulteriore del Bevedere, ma allo stato, non vi sono certezze in merito.

In concreto, cio’ di cui il borgo necessita realmente (oltre che dell’ausilio economico europeo) e’  un progetto valido che permetta non solo la riqualificazione del Sito ma la generazione di attivita’ lavorative  e di  guadagno soprattutto per i  tanti Giovani volenterosi ma mortificati nelle loro aspettative.

Una cosa e’ certa. Ossia che quando vi e’ volonta’ tutto diventa possibile.

In merito,  l’esperienza  del vicino Comune di  Ruviano che  lo testimonia .Difatti, un oculato e lungimirante utilizzo amministrativo di Fondi economici europei,  ha permesso la rinascita della localita’,  non solo dal punto  di vista strutturale  ma anche  sotto quello   economico nonche’ sociale, determinando in tal modo un validissimo esempio da cui prendere spunto.

In sintesi, occorre un intervento mirato da parte di chi ha, in Caserta, responsabilita’  amministrative  della Cosa Pubblica e cio’ attraverso la giusta  presa di coscienza delle ricchezze monumentali di cui le nostre terre dispongono”.

L’Italia e’ uno dei paesi al mondo con le migliori risorse sia in termini umani che materiali; esse, pero’, a volte sono dimenticate  e spesso abbandonate a se  stesse.

Difatti e  purtroppo, sono tanti i Giovani talentuosi che sono costretti a lasciare il nostro Paese e soprattutto  il nostro Sud a causa della disattenzione  e della noncuranza delle Istituzioni preposte che ne svalutano  e reprimono le doti.

Nel nostro Meridione il fenomeno delle emigrazione e della fuga de “cervelli” ha, senza dubbio, numeri maggiori rispetto al Nord Italia nonostante la presenza di progetti di Governo validi come quello definito “Resto al Sud” e che purtroppo, per tanti motivi, stentano a decollare.

“E’ tempo di ripartire appellandoci al coraggio ed alle conoscenze  di cui la comunita’ locale dispone- conclude Annibale Bologna- E’ il tempo delle giuste scelte: siamo forse, ancora in tempo”.

 

 

 

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