Sandra Lonardo -FI-appoggia la battaglia della LIGAvv
Anche i praticanti avvocato protestano. Dopo i medici e i gilet arancioni, oggi giovedì 4 giugno è stata la volta dei laureati in Giurisprudenza che hanno sostenuto l’esame di avvocato a dicembre 2019.
Infatti a causa del coronavirus e del ritardo nella correzione degli elaborati, molti aspiranti avvocato temono di dover ripetere l’esame scritto a dicembre venturo (con modalità peraltro ancora da definire).
LIGAvv (Libera e Giovane Avvocatura) sostiene la battaglia dei praticanti contro la decisione del Governo di procedere alla correzione senza valutare altre possibilità.
La manifestazione si e’ tenuta in piazza Montecitorio oggi 4 giugno 2020 a partire dalle 15.00. I giovani avvocati hanno portato con sé i Codici di procedura per la consegna simbolica alle autorità, così come hanno fatto gli avvocati nei giorni scorsi per opporsi alla sospensione delle udienze, di fatto ancora in atto.
“Al tempo del Coronavirus bisogna essere in pochi, distanziati, osservare le norme che ci vengono indicate, ma in questa piazza ci sono virtualmente migliaia di praticanti avvocato che chiedono parità di trattamento per abilitarsi alla professione”.
Così la Sen. di Forza Italia, Sandra Lonardo, questo pomeriggio in piazza Montecitorio, nel corso della manifestazione nazionale indetta da LIGAvv per sostenere la battaglia dei praticanti
“In tantissimi mi hanno contattato per chiedermi supporto ed io mi sto battendo nelle sedi istituzionali. La mia prima interrogazione al Ministro risale al 16 aprile ed il mio appello oggi è al Presidente Conte, che si è detto “l’avvocato di tutti”, e mai come in questo caso potrebbe dimostrarlo. È un momento di emergenza. E se lo è per i medici, per gli infermieri, per i commercialisti, per tanti aspiranti professionisti, non vedo perché per gli avvocati non debba esserci parità di trattamento. Peraltro, non si tratta di un concorso, come lo è per i magistrati. Ed in tanti fanno una gran confusione, paragonando l’esame di stato per l’abilitazione forense al concorso per diventare magistrato! Quello per gli avvocati è un concorso ma un’abilitazione alla professione. Ecco perché sto lavorando ad un disegno di legge per una riforma strutturale di questo esame di cui si sente in maniera sempre più forte l’esigenza. Chiedo al Presidente Conte ed al Ministro Bonafede di autorizzare il prosieguo degli esami, procedendo solo con la prova orale da remoto, tralasciando gli scritti (visto e considerato che per correggere le prove scritte c’è bisogno che si riunisca la Commissione e non si può procedere da remoto, se così si dovesse decidere si rallenterebbe tutto perché pioverebbero migliaia di ricorsi). Anche solo l’esame orale può essere selettiva e dimostrare se un praticante sia pronto o meno ad abilitarsi alla professione. Chiedo che si faccia in fretta, dicembre non è lontano, se ci dovesse essere una recrudescenza del Coronavirus, quando e dove si potrebbero tenere le prove scritte della sessione 2020/21? È questo un problema da non sottovalutare”.
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