Caiazzo. Penuria idrica ‘precoce’ e mal fronteggiata; insorge il consigliere Mauro Della Rocca
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Proprio ora che l’igiene personale rappresenta un tassativo per ostacolare la propagazione del Covid-19,la città del cosiddetto buon vivere è costretta a fare i conti con un’emergenza “precoce” quanto mal fronteggiata, se è vero che martedì sera tanti malcapitati non hanno potuto neanche lavarsi denti e mani perché all’improvviso dal rubinetto usciva solo aria, peraltro, si dice, conteggiata come se fosse acqua.
Certo l’informazione al riguardo non era mancata ma come al solito riservata ai “seguaci facebookiani” o ai fanatici dell’albo pretorio comunale che, consultandolo ad ogni pié sospinto, avevano potuto rilevare un avviso affisso solo da poche ore e dal quale peraltro non si evincono né le motivazioni né la durata.
Molto però si evince dall’inerente denuncia del sempre attento consigliere comunale Mauro Della Rocca:
Dobbiamo dire che, nonostante le ingenti somme di denaro finora spese, quello della penuria idrica sembra un problema che quest’amministrazione non riesce a risolvere… addirittura negli ultimi due anni sembra molto peggiorato.
Eppure in campagna elettorale gli attuali amministratori sostenevano che quelli passati non fossero stati in grado e quindi sarebbero arrivati loro, con la bacchetta magica… ci avevano fatto credere che già sapevano cosa fare: tutte menzogne .
La realtà è che già nel 2019 abbiamo sofferto per la carenza idrica, tanto da indurre i tecnici a prevedere le turnazioni anche per il centro cittadino (creando non pochi disagi sia alla popolazione sia alle varie attività commerciali)!
Quest’anno invece già nel mese di maggio e peraltro con l’emergenza sanitaria che ci assilla, il problema si ripresenta, addirittura con largo anticipo rispetto all’immaginabile penuria estiva, già siamo alle turnazioni!
E quali problemi ci sono? Perché non sono chiari con i cittadini?
Infine ci tengo a sottolineare che nel fare il comunicato che riguarda la turnazione, gli amministratori o i loro fiduciari hanno “dimenticato“ di avvisare i cittadini di SS. Giovanni e Paolo.
Nel manifesto non vi è menzione della frazione ma, di fatto, alle 19 circa di martedì, l’acqua ha smesso di uscire.
Mi chiedo, in questo periodo, già delicato per via del Covid 19, come sia possibile una carenza del genere.
I bambini, come gli adulti, reclusi in casa, non hanno la possibilità di “lavarsi bene le mani”, come più volte il primo cittadino ci ha invitato a fare.
E tutti noi, nei prossimi giorni, come faremo ad assicurare l’igiene dopo una dura giornata di lavoro?
In questo modo un genitore sarà costretto a non abbracciare neanche il proprio figlio? O dovremo lavarci tutti con l’acqua imbottigliata?
Vabbé: l’importante è che i gerani vengono annaffiati regolarmente (spero!); per il resto… ci arrangeremo: ormai abbiamo capito l’antifona.
P.S.: il comunicato parlava di chiusura alle 22 ma, alle 19 già l’acqua mancava: problemi di calcolo?
(Mauro Della Rocca – consigliere comunale di minoranza – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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