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Caiazzo. ASL: problemi non solo per il SAUT, ma il gruppo ‘Bene Comune’ propone soluzioni radicali

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Anche dispensario farmaci spostato a Piedimonte, ma col sindaco ‘selfie-corriere‘!

In piena emergenza Covid-19, a seguito dei primi contagi registrati presso l’Asl di Caiazzo, il direttore sanitario rilevava che i locali interni non erano sufficientemente idonei ad assicurare le distanze di sicurezza imposte dai vari DPCM.

Per questo motivo, nel silenzio totale della nostra amministrazione, la distribuzione dei farmaci del Distretto 15 veniva trasferita presso la farmacia del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese.

Naturalmente questa ridislocazione ha determinato non pochi disagi, non soltanto per i nostri concittadini, ma anche per quelli provenienti dai comuni limitrofi che hanno dovuto affrontare spostamenti su più lunga distanza e numerose file, causate dell’aumento considerevole dell’utenza presso la farmacia di Piedimonte, rispetto alle ordinarie presenze.

E cosa ha fatto il Sindaco di Caiazzo?

Anziché trovare da subito una soluzione alternativa dove sistemare la farmacia ha pensato bene, non sappiamo in base a quali concessioni, atteso che i DPCM non distinguevano tra sindaci e comuni mortali, di andar su e giù da Piedimonte Matese (potevano farlo tranquillamente gli operatori del Servizio Civile) a fare, per quanto si dice, il corriere, portando i medicinali e speculando, con la sua carenza e la sua inerzia, sulle necessità dei cittadini. E con tanto di selfie sorridenti.

Dopodiché anche per il 118 veniva disposto il trasferimento e sempre la direzione sanitaria ASL ha chiesto al Comune di Caiazzo di trovare una soluzione adeguata.

A causa del silenzio totale da parte dell’amministrazione comunale (caiatina) altri sindaci del Distretto 15 presentavano la propria candidatura ad ospitare il servizio di emergenza, offrendo delle valide soluzioni strutturali alternative.

Soltanto a questo punto, dopo un accorato appello della Direzione Sanitaria, finalmente, il nostro Stefano Giaquinto si è svegliato dal torpore forse indotto dai selfie e ha cominciato a cercare una soluzione, indicendo un bando con il quale venivano accennati i requisiti strutturali e nulla veniva detto circa le condizioni economiche offerte per ospitare il Saut.

Noi consiglieri di minoranza del gruppo “Caiazzo bene comune” Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine della Rocca, quindi, chiediamo al Sindaco che cosa intenda fare per risolvere definitivamente almeno questo problema.

La sistemazione presso i locali del plesso scolastico “Pier delle Vigne” del Rione Garibaldi (giusta ordinanza di giovedì 20 maggio) rappresenta solo una sistemazione provvisoria di 10 giorni. Perché, caro Sindaco, siamo arrivati a questo?

Eppure lei ha avuto anni per risolvere il problema in maniera adeguata, non provvisoria, e senza affanni, senza dover intervenire in piena emergenza, con la Spada di Damocle sulla testa e con il rischio di perdere anche un altro servizio essenziale per la comunità.

Non abbiamo ancora metabolizzato il trasferimento a Ruviano della caserma dei Carabinieri: di cos’altro Caiazzo si deve ancora privare?

Nel frattempo, pressato da più parti, da buon geometra, pare che il sindaco abbia trovato la quadratura del cerchio decidendo, d’intesa con l’Asl, di trasferire il presidio SAUT e le relative ambulanze presso l’ex stazione Carabinieri di via Gipponi ma al riguardo qualche domanda appare doverosa: a prescindere dalle ovvie difficoltà di parcheggi e manovre -sempre urgenti- dei mezzi di soccorso, se la struttura non era idonea per ospitare la caserma dei Carabinieri, come può esserlo per un servizio e per il personale dell’ASL, ente preposto proprio all’inerente certificazione?

Non si poteva individuare una soluzione nel centro storico in modo da garantire movimento ad un nucleo abitativo ormai in agonia?

E i soldi per il campo sportivo di SS. Giovanni e Paolo (550.000 euro) che lei sindaco ha previsto di buttare in un pozzo senza fondo, perché tale è quella struttura mai entrata in funzione, non potevano essere impiegati per ultimare i lavori dell’ex macello, ove poter ospitare sia gli ambulatori ASL che il servizio 118?

Troppa lungimiranza dice? Forse è vero. Torni pure a piantare gerani!

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

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