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Caiazzo. CoronaVirus: infezione ‘di casa’ all’ASL, è allerta nell’intero comprensorio

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Sulla falsariga di quanto prontamente fatto dal suo collega di Castel Campagnano, anche il sindaco di Caiazzo

ha diramato un avviso per raccomandare a chiunque negli ultimi 15 gironi si sia recato presso la struttura del Distretto ASL DI CAIAZZO, sita in via Caduti sul Lavoro, per motivi di lavoro, visite mediche o altro, di segnalarlo immediatamente al proprio medico di famiglia ed al Sindaco così da ricevere eventuali restrizioni da rispettare.

Il tutto seguito dai recapiti telefonici di sindaco e polizia locale, da un ringraziamento ai cittadini per la collaborazione, data e nome del sindaco.

Sebbene non vi sia alcun riferimento specifico alle motivazioni, ormai è evidente che il problema riguardi proprio la struttura sanitaria caiatina, già da qualche settimana nell’occhio del ciclone con mezze verità, mezze conferme e mezze smentite finché, nella mattinata odierna, è giunta la conferma che era risultato positivo al test “Covig 19” il tampone al quale era stato sottoposto un caiatino.

Evidente il nesso, sebbene in precedenza fosse trapelato che un dipendente, non caiatino, della struttura ASL era stato sottoposto a tampone e che, conseguentemente, la stessa struttura era stata disinfestata e chiusa, ma in realtà infetti sarebbero risultati ben tre infermieri (oltre al caiatino uno di Raviscanina e uno di Amorosi, chissà perché ritenuto “primo portatore”) nonché un medico operante presso la medesima sede ASL.

Per conseguenza è iniziata una sorta di caccia all’uomo, necessaria per rintracciare, individuare e isolare, per la rituale quarantena (che poi sarebbe “quattordicena“), tutte le persone che, per qualunque motivo, si sono recate presso il distretto ASL di Caiazzo dal 19 marzo, cioè negli ultimi quindici giorni, anche con l’aiuto di chiunque fosse in grado di dare informazioni utili, giusto invito alla collaborazione del sindaco.

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