Caiazzo. Il CoronaVirus ‘grazia’ (per qualche tempo) il Decò? ‘salta’ l’udienza decisiva
Ferma anche il “martelletto” dei giudici il primo morbo del terzo millennio atteso che, con lo “stop all’Italia” imposto dal governo per cercare di fronteggiare la grave emergenza che ormai assilla un po’ tutti, “saltano”, ovvero sono destinate al rinvio, anche le udienze programmate in tutte le aule di Giustizia (almeno) fino al 4 aprile.
Un vortice, più che stop, che travolge e trascina per qualche tempo anche l’udienza -ritenuta definitiva- innanzi al tribunale Amministrativo Regionale della Campania, programmata per mercoledì 11 marzo nel contesto dell’estenuante, decennale controversia fra i titolari del Golden Market, gli antagonisti del Decò e lo stesso Comune, i cui preposti sono stati denunciati anche in sede penale, ritenendo la parte lesa che sia totalmente illegittima l’autorizzazione commerciale ovvero la propedeutica procedura edilizia seguita dal medesimo ente.
Come, d’altronde, già sancito dal Consiglio di Stato, organismo sovraordinato al TAR, però chiamato nuovamente a pronunciarsi grazie ad altri “arzigogoli” impugnati anche in sede civile, con rivendicazione risarcitoria che al termine potrebbe avvicinarsi al milione di euro, che la parte lesa rivendica dal Comune.
In attesa che venga stabilita la nuova data dell’udienza e di altri sempre ipotizzabili “colpi di scena”, torna di attualità -con tutta la sua metafora – il noto adagio a mente del quale, con il passar del tempo, l’erba cresce… e il cavallo campa!
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