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CoronaVirus, finalmente informazioni chare per tutti: parla l’immunologo professor Claudio Puoti

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Attenta come sempre, la giornalista romana Lorena Fantauzzi ha ben pensato di divulgare alcune FAQ redatte dal noto immunologo professor Carlo Puoti al precipuo fine di fare ulteriore chiarezza sul cosiddetto CoronaVirus:

D1. Si può dire che la malattia da COVID è una patologia simil influenzale?
R1. Assolutamente si, perché i sintomi sono del tutto identici.

D2. Perché il numero di casi in Italia è maggiore rispetto agli altri paesi europei?
R2. Perché stiamo eseguendo tamponi a tappeto, al contrario degli altri Paesi, identificando il cosiddetto sommerso, come asintomatici e casi lievi.

D3. Il numero attuale di malati è alto o basso rispetto alla normale influenza?
R3. Ad oggi abbiamo circa 230 casi, mentre una epidemia di influenza “media” può interessare 1-2 milioni di persone.

D4. Ci sono differenze cliniche tra influenza e COVID, in meglio o peggio?
R4. Una importante differenza è che il virus influenzale interessa le prime vie aeree, e la eventuale polmonite è dovuta a super infezione batterica, che si può trattare con antibiotici. Al contrario, il COVID colpisce le vie aeree basse determinando direttamente polmonite, che al momento non ha terapia. Ciò spiega la letalità in soggetti anziani o che già soffrono di bronchite cronica, enfisema o cardiopatie gravi.

D5. La letalità del COVID in Italia è maggiore o minore dell’influenza?
R5. È del tutto identica o solo leggermente superiore, ma certo non in misura drammatica. Oggi abbiamo in Italia 4 decessi di persone anziane o già gravemente malate su 230 casi, pari a 1.7%. Il punto è che l’influenza viene erroneamente considerata una malattia banale e non c’è la giusta sensazione dell’allarme, mentre non tutti sanno che d’inverno le nostre corsie sono piene di pazienti con grave insufficienza respiratoria da virus influenzale.

D6. Man mano che il virus si diffonde diventa più o meno aggressivo?
R6. Dato che è una malattia nuova per l’uomo non è facile prevederlo, ma è possibile che l’aggressività si riduca.

D7. Il clima può modificare l’andamento dell’epidemia? In meglio o in peggio?
R7. Tutti i virus respiratori, a cominciare proprio dai Coronavirus “nostrani”, incidono nella stagione fredda. È noto per esempio che in primavera ed estate non ci sono praticamente casi di influenza. È quindi probabile che dalla prossima primavera l’epidemia possa rallentare.

D8. Ci sono ad oggi possibilità di vaccino o terapie?
R8. Ci sono già vari tentativi di trovare un vaccino ma ci vorranno molti mesi se non anni. Quanto alle terapie, l’OMS sta già provando una ventina di molecole efficaci contro altri virus.

D9. Come si trasmette il COVID?
R9. Esclusivamente per via respiratoria ma non si può escludere una via congiuntivale. Non sono documentate altre possibili vie di trasmissione.

D10. Se non sono vaccinato per l’influenza e ho febbre e sintomi respiratori mi devo allarmare? Potrebbe essere il corona?
R10. Se tra i sintomi non ci sono affanno, fame d’aria, dispnea, allora è difficile che si tratti di COVID. Se invece compaiono e peggiorano rapidamente questi sintomi, allora è necessario il ricovero, a prescindere che sia Corona o meno, perché significa che ci può comunque essere una polmonite di qualunque causa.

D11. Come andrà l’epidemia nel prossimo futuro?
R11. Sicuramente ci sarà un picco nelle prossime settimane, cui seguirà una progressiva riduzione (vedi anche R7).

D12. Ci sono state in Italia in passato situazioni simili?
R12. Certamente si, basti ricordare l’ asiatica del 1956 che fece centinaia di morti, o la Hong Kong del 1968.

D13. Le misure sin qui assunte sono sufficienti?
R13. Assolutamente si, e in qualche caso forse eccessive.

D14. In definitiva, possiamo parlare di pandemia?
R14. Si, ma pandemia di panico, notizie false, ignoranza, allarmismo.

D15. Quale sarà il pericolo maggiore in futuro?
R15. Probabilmente le ricadute economiche, sociali, della vita civile. Non voglio neppure pensare a uno scenario in cui i treni non viaggiano, gli aerei non volano, le fabbriche non producono, le scuole, gli uffici, le università sono chiuse, i negozi falliscono e via dicendo.

D16. C’è una speculazione economica per quanto riguarda i presìdi sanitari?
R16. Si, e la stiamo già vedendo. Ma molta responsabilità è di chi ha preso d’assalto farmacie e super mercati facendo incetta di inutili mascherine, disinfettanti e quant’altro.

(Lorena Fantauzzi – https://www.facebook.com/torniamUmani/posts/10220032808562549 – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
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