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Portici (NA). Omaggio ai ‘figli’ famosi: il medico batteriologo Nello Mori

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Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria.Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Nello Mori è nato a Siena, il 20 dicembre 1880, da Narciso Mori ed Eva Laurenti.

Terminati gli studi superiori, si è iscritto alla Facoltà di Medicina veterinaria.

Laureatosi, dal 1903, quale medico batteriologo ha frequentato «… il laboratorio batteriologo del prof. Sclavo in Siena».

Entrato nell’esercito come ufficiale veterinario, dopo aver seguito il corso alla scuola ufficiali di Pinerolo, è stato comandato a Milano, dove ha prestato servizio fino al 1908.

Dopo qualche anno, tenente nel corpo veterinario del Regio Esercito Italiano in forza al Nizza cavalleria, superati «… gli esami di idoneità all’avanzamento» di grado, nel novembre 1909, è stato assegnato al Laboratorio batteriologico veterinario del Ministero della Guerra a Roma.

Nello stesso anno ha partecipato al pubblico concorso per la direzione della neo fondata Stazione sperimentale per le malattie infettive del bestiame porticese. Dalla commissione «…  esaminatrice composta dal Prof. Baldassarre, Direttore della Scuola Veterinaria, presidente; dai Prof.ri De Giaxa della R. Università e Capanni della Scuola Veterinaria, e dei dottori Giuseppe Cosco Capitano veterinario aiuto nel laboratorio della Sanità pubblica e colonnello Rho direttore dell’ospedale di Marina», è stato proclamato vincitore.

Conseguentemente da Consiglio di Amministrazione dell’Istituto d’Incoraggiamento di Napoli, nella tornata del 12 luglio 1910, è stato nominato direttore della Stazione Sperimentale Zooprofilattica del Mezzogiorno di Portici.

Della stazione sperimentale per le malattie infettive del bestiame porticese, realizzata «… su disegni del fratello architetto Sallustio Mori, capitano del Genio», ne è stato direttore dall’apertura a tutto il 1923.

Ricercatore attento, nel 1913, ha pubblicato il suo lavoro Di un nuovo batterio patogeno e di molti altri batterî nei quali può provocarsi l’individuazione di un nucleo tipico.

Nel 1914, ha dato alle stampe, Sulla natura dei virus filtrabili. Ricerche sul virus rabico e su di un ifomicete isolato dalle lesioni del Farcino criptococcico.

Nel 1920, a Portici, ha sposato la signorina Anna Rolando da cui avrà cinque figli.

Nel 1923, rivestendo il grado di tenente colonnello, ha ottenuto la libera docenza di batteriologia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia della Regia Università di Palermo.

Nominato docente pareggiato di batteriologia nel Regio Ateneo palermitano, contestualmente alla vita accademica, ha svolto il ruolo di Capo del servizio veterinario del X Corpo d’Armata di Sicilia.

Nel 1929, lasciato l’esercito con il grado di colonnello, è rientrato a Portici.

Nella cittadina vesuviana, ha fondato il suo laboratorio di microbiologia, nel quale ha avviato la produzione dei vaccini contro il farcino o mal del verme degli equini e soprattutto contro l’afta epizootica dei bovini e dei suini. Quest’ultima malattia infettiva altamente contagiosa nei bufali affetti, decimava «… le intere mandrie mettendo a rischio l’allevamento bufalino da latte in Campania».

L’impiego di questi suoi vaccini, ha riscosso un grande successo: «… in trenta anni hanno completamente debellato la malattia.»

Parallelamente, tra il 1912 e il 1930, ha condotto ricerche sul metodo isopatinico, nella lotta contro i tumori, ottenendo notevoli risultati.

Il suo metodo, riconducibile nell’ambito della immunoterapia attiva, però, è stato osteggiato dalla medicina ufficiale, pertanto è ricordato tra gli scienziati eretici.

Ha inoltre messo a punto un metodo per la colorazione a freddo del batterio della tubercolosi.

Passato alla regia Università degli Studi di Napoli, è stato titolare della cattedra di Batteriologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia e direttore dell’Istituto di Microbiologia del Regio Istituto Superiore Agrario di Portici.

Studioso di chiara fama, è stato autore di oltre 150 scritti, a carattere scientifico, pubblicati dalle più

importanti riviste specializzate in Italia, Francia, Germania e Spagna.

Tra questi, citiamo:

  • L’isopatinoterapia del cancro – comunicazione / N. Mori (Luogo di pubblicazione non indicato – s.n.), stampa 1931 (Bologna – Stabilimenti poligrafici riuniti) Saggio Monografico
  • Il metodo isopatinico nella terapia del cancro – comunicazione al Congresso internazionale di lotta scientifica e sociale contro il cancro (Madrid, ottobre 1933) / Nello Mori Portici – Stab. tip. Bellavista, 1934 Saggio Monografico
  • Sulla isopatinoterapia e sulla isopatinoprofilassi del cancro – comunicazione alle Journees d’etude biologiques du cancer, Bordeaux 12-15 maggio 1933 / Nello Mori Portici – Stab. Tip. “Bellavista”, 1933 Saggio Monografico
  • Il metodo isopatinico nella terapia del cancro”. Reprinted from Atti Del Congresso internacional de lucha cientifica y social contra el cancer, 1933.

L’ampia documentazione, raccolta in un volume, intitolato Isopatine ed altri studi per la cura del cancro. Scritti 1925 1956, è stata pubblicata postuma a totale insaputa della famiglia.

Alla rilevante attività scientifica ha affiancato quella di musicologo, riscuotendo più che lusinghieri consensi.

Nel corso del programma radiofonico «… Concerto vocale e strumentale dedicato alle composizioni di Nello Mori, diretto dal Maestro Enrico Martucci», andato in onda sabato 28 febbraio 1931, in due parti, sono stati eseguiti alcuni suoi brani:

  1. Marcia degli ascari eritrei (orchestra).
  2. a) Tu parti; b) Aprile; c) Non voglio (sopr. Pina Bruno).
  3. Tre liriche per canto e piano: a) C’era un volta; b) Il curvo camminatore; c) Samaritana (tenore Vittorio Parisi).
  4. Tempo di minuetto (quartetto d’archi).

5) Album delle rose: a) Prime rose; b) Rose; c) Ultime rose (soprano Pina Bruno).

  1. Tre canzoni napoletane a) Ch’aspiette cchiù; b) Strada d’ammore; c) Di’ cca ssì (tenore Vittorio Parisi). Parte seconda:
  2. Intermezzo (orchestra);
  3. Trittico de le Gesta Italiche: a) Inno di guerra (1915); b) Inno Italico (1916); c) Inno fascista (1922), a tre voci, con accompagnamento d’orchestra».

Il medico batteriologo Nello Mori muore nella sua abitazione in piazza Bellavista a Portici, l’11 settembre 1966.

 

Profili precedenti 1

Profili precedenti 2

(Stanislao Scognamiglio – Source: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

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