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Spopola anche a Caserta il sesso su internet, in maggior parte prostitute e transessuali

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SAN NICOLA LA STRADA – Spopola su internet l’offerta di sesso anche nella provincia di Caserta. In massima parte si tratta di prostitute e transessuali, italiane ed anche straniere (in generale sudamericane, asiatiche, milf, singole o in gruppo); l’offerta è massima e soddisfa anche gli appetiti più sconci. E sono sempre più numerosi i siti online dove questi personaggi mettono in mostra, con foto e brevi filmati molto espliciti, tutto quello che viene richiesto dal pubblico. Questi siti online non risparmiano nessuna provincia italiana e nessun comune. Ne sa qualcosa anche la Città di San Nicola la Strada che già diversi anni orsono salì all’onore delle cronache per aver scoperto un transessuale che aveva preso in fitto un mini appartamento alla Rotonda Ovest ed esercitava la sua attività su appuntamenti. Grazie alla serrate indagini da parte dei Carabinieri di Marcianise e della stessa stazione sannicolese venne sorpreso e denunciato.

Le prenotazioni per gli appuntamenti con il transessuale avvenivano tramite annunci on line su “Bakeca incontri” formando numeri che cambiavano ogni quattro giorni: “’Bella modella, corpo statuario riceve per appuntamento”, seguito dal numero del cellulare e da foto molto esplicite. Il mercato del sesso, quello che da molti viene considerato come il lavoro più antico del mondo, negli ultimi anni sta venendo letteralmente rivoluzionato da Internet e dall’utilizzo delle nuove tecnologie. Un lavoro, illegale, che un tempo veniva fatto nelle strade e nelle case chiuse e che ora è diventato a portata di click.

Quando parliamo di sesso online non ci riferiamo solo della moltitudine di applicazioni per incontri amorosi occasionali, che possiamo installare facilmente sul nostro smartphone, ma di veri e propri siti illegali dove uomini e donne vendono il proprio corpo. Non ci vuole poi molto per scoprirne uno: sul web ci sono letteralmente migliaia e migliaia di portali per il sesso online e per gli incontri amorosi occasionali. Non solo: la crescita del settore ha portato allo sviluppo di un vero e proprio “ecosistema” di siti che offrono servizi legati o affini al sesso online. La prostituzione in Italia è sostanzialmente lecita.

Non sono invece leciti, ed anzi sono considerati comportamenti criminali, il lenocinio e le altre condotte a questo equiparate. La normativa vigente è sostanzialmente rappresentata dalla c.d. “Legge Merlin”. Per schematizzare, nell’ordinamento italiano le principali condotte punite sono le seguenti: 1) esercizio di casa di prostituzione; 2) locazione di immobile per esercizio di casa di prostituzione; 3) tolleranza della prostituzione in locale pubblico; 4) reclutamento della prostituzione; 5) induzione alla prostituzione; 6) sfruttamento della prostituzione; 7) favoreggiamento della prostituzione. La giurisprudenza ha poi raffinato le definizione delle condotte e degli altri elementi costitutivi del reato, e delle varie circostanze aggravanti.

Quando si parla di lotta alla prostituzione in appartamento occorre far cenno all’applicabilità dell’istituto della confisca (art. 3 Legge 75/58 e art. 240 c.p.5), ovviamente spesso preceduto dal sequestro operato ai sensi dell’art. 321, comma 2, c.p.p.. Uno dei più affermati metodi di problem-solving è il cosiddetto modello S.A.R.A.: Scanning (monitoraggio, raccolta informazioni), Analysis (analisi dei dati raccolti col monitoraggio), Response (azione, intervento) e Assessment (verifica, valutazione dei risultati in relazione agli obiettivi attesi). Si tratta di un metodo di lavoro molto diffuso nei paesi anglosassoni che, se ben utilizzato, può consentire un utilizzo più razionale delle risorse e, soprattutto, una buona valutazione dei risultati conseguenti all’adozione degli interventi adottati.

La prima attività (SCANNING) consiste in un lungo lavoro di raccolta dati e informazioni. Diversi militari della Benemerita, opportunamente istruiti e coordinati, hanno svolto un certosino lavoro di individuazione e monitoraggio dei luoghi in cui era in atto la prostituzione: hanno sistematicamente raccolto gli annunci di prostituzione presenti nei quotidiani locali ed in siti internet specializzati ove era chiaramente indicata Caserta e sue immediate vicinanze come luogo di esercizio del meretricio e sono stati periodicamente verificati. L’individuazione degli appartamenti ha portato alla loro mappatura ed alla costruzione di schede informative, contenenti tutti i dati rilevati: indirizzo, dati catastali, proprietà, atti negoziali di cessione e/o godimento, dati anagrafici delle donne identificate nel tempo al loro interno titoli di disponibilità degli immobili, numeri di telefono usati negli annunci e relativi intestatari, eccetera. Altre informazioni acquisite da stakeholders (es.: amministratori condominiali) hanno arricchito il database, nel quale sono confluiti anche i dati, raccolti e catalogati, di tutti i vari esposti, segnalazioni, reclami, richieste di intervento, pervenuti dai cittadini e relativi a lagnanze connesse direttamente alla presenza di prostitute in attività in appartamento.

Nelle seconda fase (ANALYSIS) la mole delle informazioni così raccolte è stata progressivamente oggetto di analisi mediante matrici. In particolare sono state aggregate le ricorrenze, che sono state studiate e reinterpretate alla luce delle dinamiche osservate nel tempo. Si è così circoscritta l’attenzione ad un piccolo gruppo di persone (due donne straniere ed un italiano) che mostrava inequivocabili sintomi di forte compromissione, cioè forti sospetti di responsabilità per attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’attività di analisi è a quel punto sufficientemente matura per l’avvio di una classica indagine di polizia.

Nella terza fase (RESPONSE) è stata informata la Procura della Repubblica in considerazione del fatto che le attività investigative disposte dall’Autorità Giudiziaria risultavano molto impegnative (es.: intercettazioni telefoniche) e richiedevano professionalità ed esperienza proprie di uffici di polizia giudiziaria specializzati.

Infine, nella quarta ed ultima fase (ASSESSMENT) tutta questa attività, nella prospettiva di una polizia di comunità orientata alla conoscenza ed al controllo del territorio, nonché alla somministrazione di rassicurazione e sicurezza, porta, come primo effetto delle azioni messe in campo e portate alla conoscenza del pubblico con l’esecuzione dei provvedimenti adottati dall’Autorità Giudiziaria, al “crollo” delle inserzioni sui siti internet e sui quotidiani: per alcune settimane la prostituzione in appartamento sostanzialmente scomparirà. Nel contempo, sono numerose le testimonianze di apprezzamento provenienti dalla comunità locale. Poi, come ovvio, pian piano il fenomeno riapparirà ed andrà crescendo, ma i Carabinieri vigileranno comunque.

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