Approvazione del bilancio: ecco perchè potrebbe sciogliersi il Consiglio Comunale
CASERTA – Giorni complicati per l’amministrazione comunale che giovedì 19 dicembre sarà chiamata a votare per l’approvazione del consuntivo Finanziario 2017 /2018 e per il bilancio di previsione triennale 2019/2021. La situazione non sembra tranquilla per il Sindaco Carlo Marino che nelle ultime settimane ha incontrato tutti i consiglieri comunali di maggioranza e, se proprio la vogliamo dire tutta, anche qualcuno dell’opposizione per capire qual è l’orientamento generale del Consiglio Comunale e soprattutto a cosa rischia di andare incontro.
Analizzare la situazione in seno al consiglio comunale non è complicato. Partiamo da una certezza: è nata, tra i banchi dell’opposizione, una vera e propria “corrente” Zinziana “composta da Emilianna Credentino, Alessio Dello Stritto, Massimiliano Marzo, Nicola Garofalo, Riccardo Ventre che sembra fortemente spingere per una fine legislatura anticipata dell’amministrazione targata Carlo Marino. A questi dobbiamo aggiungere gli altri consiglieri di opposizione, ovvero Enzo Bove, Antonello Fabrocile, Stefano Mariano, Francesco Apperti, Norma Naim e Roberto Desiderio che sarebbero già in 11 pronti a non votare per l’approvazione dei Bilanci.
La situazione non sembra essere tranquilla nemmeno in seno alla maggioranza nella quale abbiamo assistito a due episodi significativi, le dimissioni dell’assessore Maddalena Corvino e le dichiarazioni del consigliere comunale Mario Russo che lasciato intendere chiaramente di non essere intenzionato a votare per l’approvazione dei bilanci.
A Mario Russo, potrebbero aggiungersi altri consiglieri comunali, come Antonio Ciontoli, Gianfausto Iarrobino e secondo fondati rumors anche Camillo Federico.
Insomma, ad oggi, Carlo Marino sembra potersi avvalere di una maggioranza molto striminzita e neanche completamente compatta. Non sembrano fare squadra, infatti, Gianni Megna e Roberto Peluso, i due consiglieri del gruppo “Insieme” i quali non sarebbero pienamente convinti di andare a votare un bilancio che potrebbe avere ripercussioni anche su questioni finanziarie personali. Cosa dire, poi, di Domenico Guida che da sempre si è detto lontano ideologicamente da questa maggioranza e di Antonio Di Lella che fu eletto nel 2016 con Centro Democratico (partito della dimissionaria Maddalena Corvino). Se anche questi consiglieri di maggioranza dovessero venire meno al voto di giovedì 19 dicembre, allora il Prefetto avvierebbe le pratiche per lo scioglimento anzitempo di questa Amministrazione Comunale.
Ma non è tutto.
All’inizio di questo articolo abbiamo parlato di un’area Zinziana in seno al Consiglio Comunale che spinge per una fine legislatura anticipata. E vi spieghiamo il perché.
Oramai, non è certamente un mistero se diciamo che il giovane Gianpiero Zinzi starebbe pensando ad una candidatura a Sindaco di Caserta per le prossime elezioni amministrative. Questa candidatura sarebbe sicuramente sostenuta dai tre suoi fedelissimi Nicola Garofalo, Alessio Dello Stritto e Emilianna Credentino ai quali bisogna aggiungere Massimiliano Marzo (ha presenziato l’ultimo consiglio comunale dall’inizio alla fine e non accadeva da tempo) al quale Zinzi avrebbe promesso la candidatura al Consiglio Regionale al suo posto con il proprio sostegno elettorale alle elezioni 2020.
Ma è altrettanto vero che Gianpiero Zinzi spenderebbe il suo sostegno per la candidatura regionale di Massimiliano Marzo, nel maggio 2020, solo se contemporaneamente egli venisse candidato Sindaco di Caserta. I due eventi potrebbero coincidere solo se questa amministrazione comunale si sciogliesse anticipatamente in seguito alla sfiducia dei consiglieri o alla mancata approvazione del bilancio.
A tutto ciò deve aggiungersi che una eventuale candidatura di Zinzi come sindaco di Caserta dovrebbe avere l’appoggio dell’intero centro-destra casertano. Per il momento questa eventualità sembra non trovare in Fratelli d’Italia, che avrebbe individuato nell’avvocato Gianni Mancino il candidato sindaco di coalizione. Intanto, nella giornata di ieri, hanno avuto inizio le consultazioni interpartitiche del centro destra nelle quali i rappresentanti dei vari partiti stanno cercando di trovare una sintesi condivisa per presentarsi insieme alle regionali e alle comunali del 2020/202.
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