S.Nicola la Strada – Al via campagna Protezione Civile nelle scuole: “A farsi male a Capodanno i ragazzi non ci stanno”

SAN NICOLA LA STRADA – Un’esplosione si è verificata in un deposito di fuochi d’artificio e polveri piriche a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina ed ha causato 5 vittime. Tutto sembra sia stato causato da una scintilla di un flex di un operaio al lavoro. L’incidente, accaduto mercoledì 30 novembre 2019 ci fa capire quanto sia pericoloso avere a che fare con la “polvere pirica”, ingrediente con il quale le ditte di fuochi d’artificio preparano i “pericolosissimi botti” utilizzati nel corso delle festività natalizia e che tanti danni causano a giovani ed adulti che non conoscono la loro pericolosità e li utilizzano in maniera assolutamente inadeguata.
Per questo motivo, sin dal lontano 2002, le diverse Amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida del Governo della Città di San Nicola la Strada hanno ritenuto “fondamentale” andare nelle scuole presenti sul territorio cittadino e spiegare agli studenti, di ogni ordine e grado, nell’ambito del Progetto denominato: “A farsi male a Capodanno i ragazzi non ci stanno”, quanto sia micidiale utilizzare questi petardi illeciti ed in maniera inadeguata.
Per realizzare questo progetto le Amministrazioni comunali si affida al Nucleo Comunale di Protezione Civile, coordinati da Ciro De Maio, ed anche con gli artificieri delle diverse Forze dell’Ordine. Dal 2002 questa iniziativa nel tempo ha contribuito, in modo consistente, a diminuire il numero dei feriti nel nostro territorio a causa dell’uso indiscriminato di petardi illeciti. Il programma delle iniziative, il cui calendario è quasi pronto, vedrà incontri nelle diverse scuole di San Nicola la Strada ed in passato sono stati interessati anche dei comuni viciniori, con presentazione di materiale informativo e coinvolgimento attivo dei ragazzi.
“Tutti i fuochi” – ha affermato Ciro De Maio – “anche quelli che si comprano nelle cartolerie, come le classiche “michette”, possono essere acquistati solo da maggiorenni. Il problema, invece, è che spesso sono proprio i ragazzini a comprarli ed a maneggiarli”. Per questo, avverte De Maio, “è importante prima di tutto che i negozianti non vendano “botti” ai minorenni e, in secondo luogo, che sul mercato non finiscano fuochi illegali”.
Questi ultimi, secondo il coordinatore della Protezione civile, sono “botti” veramente pericolosi per la propria e l’altrui incolumità. “I prodotti omologati, infatti, venduti in rivendite autorizzate rispettano tutte le norme della Commissione esplosivi” – spiega De Maio – “Un foglio ne spiega le caratteristiche e le modalità di utilizzo, e di solito non sono pericolosi se restano inesplosi, perché devono sempre essere innescati”.
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