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AttualitàCaserta e Sannio

Caserta – L’Associazione “Toponomastica femminile” invia nota per la redazione di piani e programmi per la città

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CASERTA – L’Associazione no profit “Toponomastica femminile”, di cui è referente per la provincia di Caserta l’architetto Nadia MARRA, ha inviato una nota scritta al Sindaco di Caserta, al dirigente dell’Ufficio di Piano, all’Assessore alla P.I. – Politiche Giovanili – Politiche dell’Infanzia – Pari Opportunità, all’Assessore alla Cultura, all’Assessore ai rapporti con il cittadino e all’Assessore al Patrimonio ordinario e storico – Edilizia scolastica, avente per oggetto: “Note per la redazione di piani e programmi per la città”.

Ecco, di seguito il testo della missiva: “il gruppo Toponomastica Femminile di Caserta Ritiene che una città che vuole assumere un profilo europeo non può fare a meno di realizzare progetti che abbiano un’attenzione particolare per le donne. Non si tratta solo di operare per conciliare spazi e tempi di vita e lavoro, ma di mettere in atto una cultura che valorizzi la presenza e il ruolo delle donne in città. Bisogna, quindi, in primo luogo, creare condizioni di pari opportunità e raggiungere una democrazia/cittadinanza duale e paritaria (donne e uomini) per costruire e diffondere una cultura di genere e della differenza. Chiede – che il Comune di Caserta, per primo in qualità di capoluogo di Provincia, debba impegnarsi ad attuare strategie amministrative rispettose delle diverse esigenze delle cittadine e dei cittadini; – che attui tale impegno perseguendo i seguenti obiettivi:

realizzare i presupposti amministrativi per l’applicazione della democrazia paritaria e promuovere e valorizzare il contributo delle donne alla vita economica e politica della città; • considerare il valore femminile come un fattore di sviluppo civile, sociale e economico e vigilare sulla tutela dei diritti delle donne e sulla loro dignità; • valutare la maternità come un valore sociale e non un ostacolo alla realizzazione della persona umana. A tal fine impegnarsi a realizzate iniziative concrete tali da rendere effettivo il godimento di tale diritto (sostegni e servizi all’infanzia, collaborazioni familiari, realizzazione di strutture adeguate di accoglienza per i bambini in luoghi di lavoro pubblici e privati, verde pubblico attrezzato/aree gioco, asili nido, ludoteche, ecc. prioritariamente convertendo a tali usi gli edifici pubblici attualmente in disuso); • incentivare il lavoro femminile e garantirne la giusta remunerazione come fattore indispensabile di crescita personale, di dignità, di opportunità, di relazioni oltre che di benefici per l’intero corpo sociale.

Per raggiungerli serve costruire una rete con tutte le associazioni già operanti sul territorio in tema di cultura della differenza, per costruire un progetto che consenta di: • adottare il Bilancio di Genere quale strumento di attuazione di politiche pubbliche rispettose delle pari opportunità. E’ uno strumento in grado di integrare concretamente le pari opportunità nelle politiche e nelle procedure di bilancio al fine di garantire una equa distribuzione delle risorse rispetto ai differenti bisogni e necessità di donne e uomini, nella prospettiva di uno sviluppo umano e sociale paritario tra generi; • intervenire sui tempi e sui servizi della città per promuovere un più equilibrato rapporto tra lavoro e cure parentali garantendo una corretta ripartizione tra sfera professionale e privata (condivisione del lavoro di cura con gli uomini, “servizi conciliativi” di ausilio ai genitori/lavoratori/lavoratrici, articolazioni orari flessibili dei servizi urbani, ecc.);

• realizzare lo Sportello Donna, un luogo sia fisico che virtuale in cui le donne possano attingere informazioni (servizi e iniziative promosse dal Comune, dal Servizio Sanitario pubblico, dai Consultori Familiari e dal privato-sociale); • istituire servizi di trasporto che siano sicuri ed economici per le donne che desiderano intrattenersi in città nelle ore serali/notturne e non dispongono di auto né di mezzi pubblici per il ritorno a casa; • adottare provvedimenti contro le discriminazioni riguardanti orientamenti sessuali ed identità di genere, contro la pubblicità lesiva della dignità delle donne e, in collaborazione con l’ASL e l’Associazione Telefono Rosa, contro la violenza alle donne; • adottare un linguaggio di genere negli atti interni ed esterni dell’Ente (delibere, atti amministrativi e corrispondenza interna ed esterna);

• favorire la presenza delle donne nei ruoli decisionali del Comune e delle aziende partecipate, garantendo, alla pari degli uomini, i medesimi criteri di selezione sulla base della competenza, della trasparenza e della professionalità. Caserta deve mettersi in relazione con le più avanzate esperienze a livello nazionale e internazionale proponendosi di ospitare meeting e forum che affrontino i problemi delle donne indicando soluzioni innovative e partecipate.

Siamo consapevoli infatti della esigenza di andare oltre le proposte e le ricette del passato. L’evoluzione della riflessione delle donne e della sensibilità delle nuove generazioni impongono un’attenzione nuova anche attraverso la collaborazione ed elaborazione di proposte tra enti e realtà associative della nostra città”.

Il Gruppo casertano dell’Associazione no profit “Toponomastica femminile” è composto dalle seguenti professioniste: Nadia Marra, Castel Morrone (CE) – Nadia Verdile, Caserta Fosca Pizzaroni, Caserta – Dolores Peduto, San Nicola la Strada (CE) Orsola Ferraro, Limatola (BN) – Claudia Frisoni, Caserta Antonietta Santoro, Caserta – Cinzia Battista, Caserta Rosamaria Petrella, Caserta – Concetta Bologna, San Leucio di Caserta Angelina Della Valle, Santa Maria Capua Vetere (CE) – Olga Coleti, Caserta Lisa Masotta, Santa Maria Capua Vetere (CE)- Rosa Maria Clemente, Caserta Rosaria Monaco, Caserta – Maddalena Casertano, Caserta Anna Di Marco, Caserta – Maria Calandra, Caserta Maria Antonietta Scaringi, Casolla di Caserta Fernanda D’Ambrogio, Caserta – Angela Raucci, Caserta Lidia Luberto, Caserta – Katia Nicosia, Arienzo (CE) Giovanna Gentile, Caserta – Marianna Mauriello, Cellole (CE)

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