Rapporto di Legambiente sui Comuni campani ricicloni

Legambiente, la nota associazione ambientalista, ha presentato quest’oggi le statistiche riguardanti i comuni dell’intera Campania in tema di raccolta e gestione dei rifiuti. Per entrare nelle graduatorie dei Ricicloni, tutti i Comuni dovranno raggiungere il 65% di raccolta differenziata, obiettivo stabilito dall’articolo 205 del Testo Unico Ambientale. Inoltre, i comuni sono divisi in quattro categorie: capoluoghi di provincia, comuni sopra i 15.000 abitanti, comuni tra 5000 e 15000 abitanti, comuni sotto i 5.000 abitanti.
Gli indicatori, ben diciotto, elaborati da Legambiente sono riferibili a tre macro-classi:
indicatori di pressione – misurano il carico generato sull’ambiente dalle attività umane (consumi di acqua potabile-produzione di rifiuti solidi urbani-tasso di motorizzazione-incidentalità stradale);
indicatori di stato – misurano la qualità dell’ambiente (inquinamento atmosferico);
indicatori di risposta – restituiscono la qualità delle politiche messe in campo dall’amministrazione pubblica (perdite della rete idrica, depurazione, raccolta differenziata, trasporto pubblico, isole pedonali, piste ciclabili, diffusione delle energie rinnovabili).
La classifica ovviamente prende in considerazioni proprio queste tre macro-classi di indicatori, utilizzando un indice basato su una scala delle prestazioni sommando i risultati. Per quanto concerne la raccolta differenziata c’è il valore minimo del raggiungimento del 35%, così come per i valori di inquinamento atmosferico che non sforano i limiti di legge, il trasporto pubblico efficiente. Dall’analisi integrata di queste informazioni si ricava la classifica della vivibilità ambientale dei nostri centri urbani.
Ebbene Caserta ha registrato appena il 48%, posizionandosi così al quarto posto sui cinque capoluoghi di provincia. Avellino ha conseguito il 71% di raccolta differenziata, Benevento il 63% e Salerno il 60%. Peggio di Caserta solo Napoli che raggiunge il minimo stabilito del 35%
I migliori comuni ricicloni si trovano nella provincia di Salerno dove sono ben 91 le amministrazioni che hanno raggiunto il 65%; segue la provincia di Benevento con 59 comuni e la provincia di Avellino con 44 amministrazioni. Chiudono la provincia di Caserta con 30 comuni. Fanalino di coda per la provincia di Napoli con solo 23 comuni.
Nel dettaglio della Campania che differenzia sono 1.440.118 i cittadini campani che conferiscono in maniera corretta i rifiuti nei 247 comuni ricicloni che, nel 2018, hanno superato il limite di legge del 65% di raccolta differenziata. Tortorella (Sa), Montesano sulla Marcellana (Sa), Vico Equense (Na), Pozzuoli (Na) sono i comuni ricicloni vincitori nelle quattro categorie per numero di abitanti.
Tutto ciò sta a significare che l’intera Regione Campania, intesa sia come istituzioni locali che come popolazione, ha ancora tantissima strada da percorrere, se si pensa anche che sono solo nove i comuni ricicloni in più rispetto all’anno scorso. È da elaborare una più efficace piattaforma di raccolta e gestione ed una visione sempre più completa della questione ambiente, lavorando soprattutto con le giovani generazioni per innescare un circuito virtuoso costante nel tempo.
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